Libero, 7 agosto 2019
In Italia l’aria è più pulita che mai
Qualcuno dovrebbe dirlo ai camionisti che in queste settimane vengono bloccati alle frontiere perché Francia e Austria sostengono che i loro Tir inquinano troppo. Chissà come reagirebbero. Già, perché il Consiglio nazionale delle ricerche e la Statale di milano, non l’ufficio studi della Fiat, sostengono che l’aria in Italia è limpida e cristallina come non lo è mai stata da quaranta anni a questa parte. Possibile? Proprio così. Per la prima volta è stata analizzata la visibilità orizzontale dell’atmosfera, scoprendo che la frequenza dei giorni con visibilità sopra i 10 o i 20 chilometri è aumentata negli ultimi quattro decenni in tutto il territorio, ma soprattutto nelle aree storicamente più inquinate, come le grandi città e soprattutto la Pianura padana. Qui «i giorni con visibilità superiore ai 10 chilometri sono cresciuti fino all’80%, mentre negli anni 80 erano meno del 50%», sottolinea Maurizio Maugeri, docente di fisica dell’atmosfera all’Università di Milano. Avete capito bene. Nel regno dello smog l’aria è diventata migliore, il cielo più blu, le stelle più brillanti. Ci sarebbe da farsi restituire i superbolli e i soldi spesi per comprare l’auto ibrida, oppure da farsi risarcire i danni fisici e morali provocati dalle sgambate in bici per la città nel nome dell’ambiente e dell’ecologia. Per anni ci hanno detto, praticamente tutti, che stavamo riempiendo le città di terribili fumi tossici, che le malattie respiratorie avrebbero decimato la popolazione, che sarebbe sempre opportuno indossare una mascherina quando si circola in mezzo al traffico urbano. Ora scopriamo, invece, che viviamo sulle colline di Heidi, su un atollo delle Maldive. il passato è passato Vabbé, il passato è passato. Ma possiamo finalmente dire basta al tormentone delle emissioni inquinanti e dello smog che ci sovrasta come una coltre malefica? Macché. L’ambientalismo è una ideologia ostinata e sottile, che non si lascia certo scoraggiare da qualche rivelazione scientifica. Il fatto che ora l’aria sia la più pulita di sempre non significa che per anni ci abbiano mentito, ma che, al contrario, se non ci fossero stati gli allarmi ecologisti non ci troveremmo in questa situazione. In altre parole, non è vero che l’aria una volta era più pulita e noi l’abbiamo rovinata, era una bufala, ma se lo è ora significa che le strategie anti-inquinamento hanno funzionato. Risultato: bisogna andare avanti e, anzi, intensificare i sacrifici. Il ragionamento fa girare un po’ la testa, ma il professore Maugeri non ha dubbi: «Lo studio rivela il grande successo che si è avuto in Italia sul fronte della lotta all’inquinamento atmosferico». Da qualsiasi punto la si giri, insomma, il tubo di scappamento resta il diavolo, da tappare quanto prima. Ma non è finita, perché lo studio ha messo in crisi anche un altro grande postulato degli amici del pianeta, quello del legame tra inquinamento e surriscaldamento globale. effetto serra È vero proprio il contrario. Finché lo smog copriva le nostre città con un bello strato di particolato, le radiazioni solari venivano riflesse verso lo spazio, causando un raffreddamento della superficie terrestre. In altre parole, niente effetto serra. Al contrario, l’aria più pulita lascia passare tutto. Ed è proprio così che, dagli anni 80, la temperatura ha iniziato a salire di circa mezzo grado ogni decennio. Insomma, il caro vecchio smog delle nostre città ci difendeva pure dal buco dell’ozono. Ora che non c’è più, non solo dobbiamo continuare a regredire all’età preindustriale limitando allo stretto indispensabile l’utilizzo delle invenzioni dell’era moderna (sennò torna!), ma dobbiamo pure sorbirci i sermoni di Greta & C sull’irresponsabilità del genere umano che sta distruggendo la sua casa. Delle due l’una: o ci ridate lo smog o smettete di farci la predica.