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 2019  agosto 07 Mercoledì calendario

Il sesso visto dalle newyorchesi over 50

Sono passati oltre vent’anni dalla pubblicazione di Sex and the City, il libro bestseller diventato serie televisiva di culto sulla vita sentimentale delle donne single di New York. L’autrice, Candace Bushnell, che dava voce alla protagonista Carrie, ha nel frattempo scritto sette romanzi, sposato un ballerino classico da cui ha divorziato dopo dieci anni, per poi rifugiarsi in una vita tranquilla (e nubile) nella campagna del Connecticut.
Con l’avvicinarsi dei suoi sessant’anni, ha però sentito la mancanza del fermento della città. Al suo ritorno nella grande mela, dove tutto ebbe inizio, era inevitabile chiedersi: «Is There Still Sex in the City?». E questo è il titolo del suo nuovo libro, un racconto sulla vita sentimentale delle donne dell’élite di Manhattan, che, in questo caso, hanno superato la mezza età. Come nel primo romanzo, l’autrice trae dalle proprie esperienze l’ispirazione per narrare le storie delle sue protagoniste, che navigano le complesse relazioni amorose in una città molto cambiata dai tempi di Carrie, Charlotte, Miranda e Samantha. Ora si parla di cubbing, ossia l’attrazione di giovani ragazzi verso donne più mature, dei «Senior Age Players», scapoloni incorreggibili ultra sessantenni, e delle avventure dell’«online dating», che domina la scena del corteggiamento moderno. Ma anche di nuovi trattamenti estetici, tra cui l’assurdo «Mona Lisa», che per tre mila dollari promette il ringiovanimento delle parti intime femminili e il «Middle Age Madness», una crisi di mezz’età a scoppio ritardato delle donne.
Meno competizione più gioia
Il romanzo, i cui diritti sono già stati acquistati per farne una serie tv, getta luce su una fetta di uomini e donne spesso ignorata dai media. «Over 50 significava lavorare di meno, dedicarsi ai proprio hobby e agli amici, insomma appesantirsi e aspettare di invecchiare» spiega l’autrice. «È spiazzante vederci fare ginnastica, lanciare nuovi business, trasferirci in altre città, fare sesso con sconosciuti e ricominciare da capo. Ma è quello a cui molte donne fra i cinquanta e i sessant’anni si stanno dedicando». Facendo un bilancio della propria vita, ha confessato in un’intervista al Sunday Times che rimpiange di non aver avuto figli, una cosa a cui non pensava quando aveva trenta o quarant’anni, ritrovandosi poi profondamente sola dopo il divorzio. Bushnell, che ora vive tra l’Upper East Side di Manhattan e gli Hamptons, ha però ritrovato l’amore con Jim Coleman, un agente immobiliare con cui è fidanzata da due anni. Il rapporto funziona, almeno secondo lei, perché se nelle coppie più giovani c’è maggiore competizione, ad una certa età ci si focalizza di più sul tempo che si trascorre insieme godendo della compagnia reciproca.
Libere dall’orologio biologico
Bushnell ha trovato il suo lui, ma come sono le prospettive di cuore per donne single dopo i cinquanta? Ottimista Melanie Notkin, newyorkese, single, e autrice di Otherhood, un libro sulla crescita del numero di donne non sposate e senza figli negli Stati Uniti, quasi la metà della popolazione femminile in età fertile. «Sicuramente c’è meno scelta di quando si aveva vent’anni, ma dopo i cinquanta molti uomini cercano una vera relazione» spiega. E aggiunge: «C’è una nuova dinamica. Per esempio, dopo il divorzio, gli uomini fanno fatica a essere soli. Le donne invece sono resilienti, hanno spesso il sostegno di amiche, e sono più sicure perché non hanno più la pressione dell’orologio biologico».
Principe azzurro? No grazie
Secondo Notkin, i siti d’incontri sono uno strumento molto efficace. «Ho conosciuto uomini straordinari, tra cui uno dei miei migliori amici. Gli incontri possono evolvere in una relazione, in un’amicizia, o anche in un contatto lavorativo». Il sesso? «Dopo i cinquanta, le donne sono più disinibite perché il giudizio degli altri, soprattutto di altre donne, è meno importante. Non cercano il principe azzurro, nutrono meno aspettative dalla relazione quindi vivono nel presente, sono più rilassate». Le dà ragione una recente ricerca di Lumen, un sito di incontri inglese per gli over 50: sui 6000 partecipanti, un terzo ha dichiarato di avere una vita sessuale migliore e più avventurosa grazie al calo delle inibizioni e la maggiore disponibilità di tempo. Infatti, la metà ha ammesso di avere un rapporto sessuale entro il terzo appuntamento dopo un nuovo incontro.