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 2019  agosto 07 Mercoledì calendario

Le legge «(in)sicurezza bis» vista dalla chiesa

Lo scontro fra Matteo Salvini e gran parte del mondo cattolico è frontale. Dopo l’approvazione del decreto sicurezza bis è Avvenire, per conto dei vescovi italiani, ad andare all’attacco: «(In)sicurezza al bis», è il titolo scelto per la prima pagina di ieri, in un’edizione che parla di «accostamenti sconcertanti» riferendosi alle parole del vicepremier sul fatto che il decreto sia passato nel giorno in cui i devoti della Madonna di Medjugorje festeggiano la natività della Vergine Maria (ma non è così ufficialmente per la Chiesa).«Questo è tempo di resistenza umana e civile», incalza su Twitter padre Antonio Spadaro, gesuita come Francesco, direttore di Civiltà Cattolica, a dimostrazione che per lui l’uso distorto da parte di Salvini dei simboli religiosi è fatto acclarato. E posta una vignetta del Manifesto che ritrae la Madonna su un gommone in mezzo al mare.Sono diversi i preti contro Salvini. Molti condividono l’hastag diventato trending topic su Twitter: #Mattarellanonfirmare. Don Davide Milani, ex portavoce della diocesi di Milano, prevosto a Lecco e presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, commenta così su Twitter il fatto che la natività di Maria non cada, per Salvini, l’8 settembre: «Mi auguro, signor ministro, che sia più rispettoso, preciso e competente a proposito delle realtà terrene che è chiamato ad amministrare». Mentre l’arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti, aderisce a una manifestazione di Libera assieme al sindaco Tambellini e si fa fotografare con un cartello con su scritto: «La disumanità non può diventare legge».Salvini non usa i simboli religiosi a caso. C’è qualche esponente della gerarchia che lo sfrutta per far lievitare un certo dissenso cattolico contro Francesco. Lui lo sa e sta al gioco per guadagnare a sua volta consenso in una parte dei credenti. Così si spiega la reazione piccata del vicepremier ad Avvenire : «Sia i cattolici che gli italiani ragionano con la propria testa – dice –. E ancora: «Nella cover del telefonino ho la medaglietta della madonna di Medjugorje. Spero che Avvenire me lo permetta. Bisogna resistere al fatto che tutti devono rispettare diritto nazionale e internazionale? Italiani, cattolici compresi, ragionano liberamente. Buona fortuna sia ad Avvenire che a Civiltà Cattolica».Da tempo il solco fra il governo e la Chiesa si è fatto largo. Dopo un primo tentativo dei 5 Stelle di legare con le gerarchie, oggi la distanza sembra insanabile. Così anche fra il governo e i credenti di altre chiese: per le Chiese evangeliche il decreto sicurezza è «criminalizzazione». Durissima la reazione dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). In un comunicato l’agenzia si è detta «preoccupata» per l’approvazione del decreto, un testo «che impone sanzioni più severe alle imbarcazioni e alle persone che effettuano operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo». Il decreto, composto da 18 articoli, prevede tra le altre cose pene fino a un milione di euro per le navi private che effettuano il salvataggio di persone e che non rispettano il divieto di ingresso nelle acque territoriali. Per Greenpeace si tratta di un «atto liberticida e inutilmente crudele». Mentre Open Arms lancia l’hashtag #megliomultatichecomplici. «Il decreto sicurezza bis è legge. Difficile trovare le parole per spiegare alle persone a bordo che averle salvate ha un prezzo. Un milione di euro», scrive la Ong.