Corriere della Sera, 7 agosto 2019
Il prezzo della benzina è in calo ma paghiamo 13 centesimi in più rispetto alla media Ue
Sistemati i bagagli, chiuso a fatica il baule, impostato il navigatore, aria condizionata al massimo, ennesimo controllo telefonino: ok si parte per le vacanze. Prima tappa il pieno al distributore. E arrivano due notizie: una buona e una cattiva. La buona è che con il forte calo delle quotazioni del petrolio prosegue la (lenta) discesa dei prezzi sulla rete carburanti italiana. Eni ha replicato i tagli su benzina e diesel di sabato, limando in entrambi i casi di un ulteriore centesimo i prezzi raccomandati. Ora si aspettano le mosse delle altre compagnie. Così oggi il prezzo medio nazionale in modalità self della benzina è 1,596 euro al litro e il diesel 1,478. La notizia cattiva arriva da un’inchiesta di Altroconsumo sui costi della benzina e sui modi per risparmiare: in Italia il prezzo di benzina e gasolio è 13-15 centesimi in più al litro rispetto alla media comunitaria. Le cause? Due principali: i limiti della rete distributiva e le accise (su 10 euro spesi circa 6 sono di tasse). Nel nostro Paese il fisco trattiene (sempre su 10 euro) 1,60 euro in più rispetto alla media europea. Oltre alle accise, però, c’è anche l’Iva, applicata sia sul prezzo del carburante che sulle accise stesse. Si parte comunque, ma occhio ai prezzi esposti dai distributori.