ItaliaOggi, 7 agosto 2019
Diritto & Rovescio
C’è qualcosa di molto grave nel dibattito politico in Italia e nell’informazione politica in generale. Per almeno un mese (e in modo frenetico fino a lunedì scorso) tutti i media scritti (con l’eccezione di ItaliaOggi e, alla fine, del Messaggero) e tutti quelli variamente digitali, trascurando quanto prevede espressamente la legge, partivano dal presupposto, errato, che al Senato la maggioranza fosse data dal 50% più uno degli aventi diritto al voto e non dall’uno in più dei votanti effettivi. Nel primo caso (sbagliato) la maggioranza sarebbe stata in balia di tre o quattro voti (da qui la suspence inventata). Nel secondo caso invece (quello giusto) la maggioranza a favore del governo sarebbe stata certa. Come poi è regolarmente avvenuto, visto che il decreto sicurezza è passato al senato con 160 sì e 57 no. Cioè con un vantaggio di oltre cento voti. In barba alle previsioni di tutti i non conoscitori della legge.