ItaliaOggi, 7 agosto 2019
La donna ideale? I giapponesi se la mettono sul cuscino
Il Giappone ha un problema: gli uomini e le donne del Paese non si piacciono. Un risultato è che la popolazione è in crollo verticale – molto semplicemente, perché i due generi non sembrano volersi «unire nell’atto procreativo». Già nel 2016 uno studio del National Institute of Population and Social Security Research giapponese ha trovato che nella fascia d’età tra i 18 e i 34 anni – l’età riproduttiva – il 42% degli uomini e il 44,2% delle donne ammettevano di essere ancora vergini.Waifu è una parola giapponese che deriva dall’inglese wife – moglie – e rappresenta l’interessante adattamento dei giovani maschi nipponici che non riescono a trovare una donna che gli piaccia – oppure alla quale piacciano loro. La soluzione è di costruirsi qualcosa di meglio, la loro donna ideale, desiderabile, accomodante, a «bassa manutenzione» e completamente silenziosa: la Waifu.
Queste donne ideali, con il seno prosperoso, gli occhioni giganteschi e un’ambigua aria a metà strada tra svergognate pronte a tutto e vergini imbarazzate, sono basate sui personaggi femminili degli anime, i popolari cartoni giapponesi. Assumono un’esistenza fisica soprattutto sotto forma di federe per certi cuscini da letto lunghi dai 150 ai 160 cm. Vengono vendute in paia, una viziosa, l’altra santa – più o meno. La Waifu si porta a spasso per strada e a cena fuori. La si ama, la si coccola e non rompe mai le scatole. Sopporta di tutto, anzi, con grande, seppure immaginaria, partecipazione entusiasta.
È d’uso proclamare che il ruolo del design dovrebbe essere (anche) quello di risolvere i problemi sociali. Il design giapponese forse arriverà un giorno a inventare qualcosa per far sì che la popolazione voglia tornare a fare i bambini. Per ora però, si limita a risolvere il problema economico di sbarcare il lunario. Forse vale la pena visitare la Waifu Machine – una app online che permette agli utenti di costruire per pochi dollari (se non la vuoi non la paghi) la donna perfetta: unica, formosa, metà santa, metà puttana e tutta tua. Col cuscino però viene 90 dollari…
È un prodotto di altissima tecnologia. Non manca, è ovvio, l’intelligenza artificiale, gli elementi grafici sono stati acquisiti con le tecniche di machine learning da centinaia di migliaia di immagini di anime. C’è tutto ciò che un Husbando – da husband, marito in inglese – possa desiderare. Forse il problema risolto dai designer giapponesi è un altro: la sovrappopolazione terrestre.