La Stampa, 6 agosto 2019
Haftar bombarda un ricevimento di nozze: 43 morti
Non si ferma il fiume di sangue in Libia: sono almeno 43 i civili uccisi, tra cui diversi bambini, in un bombardamento delle forze del maresciallo Khalifa Hatar in una zona residenziale di Marzuq, roccaforte dei miliziani Tebu, 900 km a Sud di Tripoli. I raid, che sarebbero stati almeno tre secondo i testimoni, hanno centrato «una festa di nozze», colpendo un edificio governativo nel distretto di Qalaa, dove erano riunite circa 200 persone. «Nessuno era armato», affermano fonti locali e del governo di unità nazionale, smentendo che nel mirino fosse finita la festa di matrimonio. Immediata la condanna del leader del governo di unità nazionale, Fayez al Sarraj: ha chiesto ancora una volta che sia aperta una indagine dell’Onu per «crimini di guerra» contro Haftar.
La condanna di Europa e Onu
Secca anche la condanna dell’Unione Europea: «Attacchi indiscriminati su aree residenziali densamente popolate possono essere assimilate a crimini di guerra e devono cessare immediatamente», ha detto l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini. L’inviato delle Nazioni Unite per la Libia, Ghassan Salamé, ha condannato «i ripetuti bombardamenti indiscriminati» contro l’aeroporto di Mitiga, a Tripoli, e ha rilanciato l’appello per «una tregua» in vista della Festa islamica del Sacrificio (Eid al-Adha), che si celebrerà domenica prossima. Lo scalo di Mitiga è «l’unico funzionante e disponibile per milioni di civili e per l’assistenza umanitaria nella grande zona di Tripoli», si legge in una dichiarazione diffusa ieri sera dalla Missione di supporto dell’Onu in Libia (Unsmil).
Nell’area di Murzuq, lontana centinaia di chilometri dal fronte caldo a Sud della capitale, già da sabato si sono registrati violenti scontri tra i Tebu e le milizie di Haftar, che nell’area potrebbero contare su diversi mercenari sudanesi. I Tebu avrebbero attaccato in forze un sobborgo. Gli scontri hanno causato almeno 4 morti. Poi domenica sera, il raid su Murzuq. Le forze di Haftar smentiscono di aver preso di mira dei civili a Marzuq, confermando un bombardamento aereo con un drone sulla cittadina. Secondo i media filo-Haftar, il raid ha preso di mira «mercenari ciadiani», come vengono definiti i Tebu.