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 2019  agosto 06 Martedì calendario

La Polonia vuole fare un parco giochi nella Tana del Lupo di Hitler

Nel 1996 la Polonia fece discutere per un supermercato gigantesco programmato davanti all’ingresso principale di Auschwitz. Un’ondata di indignazione globale convinse il governo a rinunciare a quel discutibile progetto. Allora un esponente di spicco della comunità ebraica polacca, Szymon Szurmej, definì “impensabile” l’idea di costruire «davanti alla più grande fabbrica di morte di tutti i tempi un supermercato». «Magari un domani – concluse sarcastico – piazzeranno dei tavoli da roulette nelle baracche…». Non siamo ancora ai quei livelli, ma Varsavia è tornata a far parlare di sé per la disinvoltura con cui tratta un altro luogo estremamente simbolico dell’epoca dell’occupazione nazista, la famosissima Tana del Lupo di Adolf Hitler, quartier generale delle sue occupazioni dei Paesi dell’est e in particolare dell’Operazione Barbarossa, l’invasione dell’Urss.
Nel luogo della Polonia orientale dove 75 anni fa il Führer scampò miracolosamente all’attentato del generale von Stauffenberg, gli amministratori del sito hanno pensato bene di ricostruire le fatidiche ore della bomba con comparse travestite da ufficiali nazisti. Lo storico Pawel Machcewicz, esperto della storia della Seconda guerra mondiale, parla di un’idea “scandalosa” e “insana” e mette in guardia dalla trasformazione di uno dei luoghi dove il dittatore nazista trascorse più tempo tra il 1941 e il 1944 in una “Disneyland”, in un parco giochi che rischia di «promuovere una sorta di fascino per la Germania nazista e Hitler».
Insomma, se il senso degli spettacolini con comparse in uniformi con le croci uncinate fosse anche quello di attirare più turisti, come esplicitamente affermato dagli amministratori, il rischio è anche quello di attrarre nell’est della Polonia parecchi ammiratori del Fuehrer. Alla Bbc il portavoce del distretto che ospita l’ex bunker, Sebastian Trapik, ha promesso «ogni sforzo per mantenere il rispetto della verità storica».
Ma mentre il governo populista di Mateusz Morawiecki e i suoi adepti reagiscono – anche sui social media – in modo isterico ogni volta che qualcuno definisce Auschwitz un campo di sterminio “polacco” (per il semplice fatto che è geograficamente situato lì), forse qualcuno dovrebbe occuparsi con maggiore attenzione degli scempi che avvengono in quei luoghi dell’ex occupazione nazista. Luoghi che dovrebbero continuare a far riflettere, e non preoccuparsi di attirare abbastanza turisti.