ItaliaOggi, 6 agosto 2019
Periscopio
Il banchiere è un uomo che ti presta l’ombrello quando c’è il sole e se lo riprende quando inizia a piovere. Mark Twain, Guida ai grandi aforisti. Odoya, 2018.Una ragione dietro il boom di Greta è più sottile. «C’è un profondo senso di colpa in Occidente, mentre in Cina, in India e altrove non esiste questa afflizione. I ricchi occidentali si sentono in colpa di essere ricchi. È una forma di masochismo, dobbiamo pentirci per ciò che siamo. Rèmy Prud’homme, professore merito di economia dell’università di Parigi XII (Giulio Meotti). Il Foglio.
Il Natale capalbiese è l’attimo in cui Monica dà il meglio di sé. Depone la sua aggressività di politica, cangiandosi nella fatina di casa. Consegna doni e sparge letizia. Mai si è finta la mamma dei figli del marito ma, come ha raccontato, preferisce «essere la loro sorella grande, la cugina simpatica». Ribadendo con ciò il suo fregolismo umano e la naturalezza con cui mischia ruoli familiari, affetti, gameti, ovuli ed embrioni. Giancarlo Perna, saggista politico. LaVerità.
Albertini era un liberale in quota Forza Italia, veniva chiamato Forrest Gump per la sua capacità di stupirsi e usare pensieri semplici per cose grandi, ma era pratico e concreto, capace di mettersi contro tutti per una questione di principio, fosse una cosa da realizzare o un lestofante da allontanare. Fu lui che fece ripartire Milano dopo la tragedia di Mani pulite. GianGiacomo Schiavi. Libertà.
Ho compiuto da poco 84 anni. All’inizio non volevo. Poi Oliviero Toscani mi ha messo in mezzo. È un altro azzardo, e io, con lui, li ho sempre fatti. Oliviero vede le cose un po’ prima degli altri. Voglio dire che, benché sia un gioco divertente, metterci la faccia a 84 anni non è una frivolezza estetizzante. Io sono vecchio e Ayak è giovane, io bianco e lei nera, io ricco e lei povera. Luciano Benetton, industriale. Francesco Merlo. la Repubblica.
Io vorrei che Beppe Grillo fosse felice ma, secondo me, la politica gli ha dato l’infelicità. Il suo ruolo di leader non è riconosciuto dagli altri. Finché c’era Gianroberto Casaleggio il binomio era perfetto, con il figlio Davide non ha lo stesso feeling. È politicamente infelice perché non ha raggiunto gli obiettivi che lui voleva. Si ricorda la traversata dello Stretto di Messina a nuoto? Con qualche bracciata ha conquistato la Sicilia. Pippo Baudo (Goffredo De Marchis). la Repubblica.
Qualche volta Giorgio Bocca mi riprendeva con affetto: Natalia non scrivi brutti articoli ma il tuo italiano è scadente. Fatti correggere dalla Silvia. Era fissato con sua moglie, Silvia Giacomoni. Voleva anche che mi vestissi come lei, austere gonne al polpaccio in Principe di Galles, mentre io indossavo improbabili minigonne con le mie brutte gambe. Natalia Aspesi, 90 anni, giornalista (Simonetta Fiori). la Repubblica.
Cristophe Guilluy nel libro La società non esiste sostiene che è avvenuta la netta separazione fra il mondo di sopra formato dai ricchi (e io, aggiungo, dalle spaventose potenze sovranazionali) e il mondo di sotto, dove finiamo tutti noi. È così che è stata distrutta la classe media che era la base della cultura occidentale e della democrazia rappresentativa. Francesco Alberoni, sociologo. Il Giornale.
Le donne, ormai, scappano dai ciabattoni e sono disponibili a molte avventure, inclusa quella di Tinder. L’uomo, invece, sogna ancora la donnina che gli prepara la minestra Per questo gli uomini sono furibondi. Natalia Aspesi (Nicola Mirenzi). Huffington Post.
Calenda è stato veloce, però (spiegano nel monastero del renzismo) il cocco pariolino di Gentiloni guarderà a sinistra, se la intenderà con Nicola Zingaretti, mentre noi abbiamo un altro, grandioso piano. Così ti raccontano che Renzi, intimo amico di Denis Verdini, da mesi parla con Paolo Romani, ex berluscones di rango, e da un po’ osserva con insistenza anche Mara Carfagna, da molti indicata come possibile erede del Cavaliere alla guida di Forza Italia. Insomma, l’idea di Renzi sarebbe quella di far crescere la sua margheritina annaffiandola con voti berlusconiani in uscita (o in fuga, fate voi). Fabrizio Roncone. Corsera.
Bossi teorizzava la grande Padania. Se Salvini conquisterà l’Emilia-Romagna, l’ultima regione del Nord, metterà in pratica quella teoria. È chiaro che è la madre di tutte le battaglie. C’è un però: una santa alleanza contro qualcuno non mi vede interessato. È la narrazione a essere sbagliata: non faccio politica contro qualcuno o qualcosa ma per esprimere la mia visione del mondo, e per rispondere ai problemi delle persone. Se il centrosinistra ragiona di accordi o accordicchi per arrivare a prendere un voto in più dell’avversario, è già morto senza saperlo. Se smetterà di parlare dell’avversario come fosse il male assoluto e comincerà a dialogare, potrà ancora esprimere un’idea di politica. Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, ex M5s (Emanuele Buzzi). Sette.
Ho scoperto la ninfomania di mia madre intorno ai 12 anni, sfogliando, di nascosto, un album di foto che le apparteneva: erano foto artistiche, ma erotiche, molto spinte. E un giorno l’apostrofai con tono provocatorio: ho trovato il tuo album. Lei non si arrabbiò. Mi guardò fissa e mi rispose: ti sei emozionata? Mi parlava come a un’amica coetanea e così, senza volerlo, iniziai con lei un rapporto confidenziale. Spesso spariva a notte fonda oppure il giorno andava in campagna dove si intratteneva con certi contadini. Piera degli Esposti (Emilia Costantini). Corsera.
Una cosa è promuovere nuove attività per cui si evita di fare aziende che producano la plastica che poi finisce nelle pance delle balene, altra cosa è la decrescita. È inutile che ci mettiamo a pulire la plastica dagli oceani e continuiamo a usare plastica tutto il giorno. Che senso ha pulire 10 e produrre 100? Massimo Perotti, a.d. di Sanlorenzo, numero uno al mondo delle imbarcazioni oltre i 30 metri (Piera Anna Franini). Il Giornale.
Andavo a pranzo con mio padre tre o quattro volte al mese. Poi un giorno mi disse: tu sai che la mamma ha un uomo? Allora ero timidissimo. Ma trovai il coraggio per dirgli che era nel suo pieno diritto. Mi guardò stupito e non disse più nulla. Giampiero Mughini (Antonio Gnoli). la Repubblica.
Fuori, tra i gerani, riprendono le conversazioni a gruppetti, o a coppia; in modo signorile o quasi. Erasmo si avvicina al tagliere dei salumi e si infila in bocca una fetta di coppa piegandola a portafoglio. Daniela Raineri, Mille esempi di cani smarriti. Ponte alle Grazie, 2015.
Non hanno più niente da dirsi. Negli occhi di entrambi si legge il vuoto. Roberto Gervaso. Il Messaggero.