il Fatto Quotidiano, 5 agosto 2019
In morte di Noun Chea
È morto a 93 anni Noun Chea, ideologo dei Khmer Rossi e braccio destro di Pol Pot. Arrestato nel 2007, nel 2014 è stato condannato all’ergastolo per crimini contro l’umanità con una sentenza confermata nel 2016 in appello. E poi nel 2018 anche per genocidio contro vietnamiti, membri della comunità sham e altre minoranze religiose. Con lui è stato condannato anche l’87enne Khieu Samphan, all’epoca capo di Stato cambogiano. Chea non si è mai pentito: sotto la sua regia il regime comunista di Pol Pot, al potere tra il 1975 e il 1979, sterminò un quarto della popolazione cambogiana.