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 2019  agosto 05 Lunedì calendario

Sarah Arduini, la romana che ha animato il Re Leone

C’è un’italiana che per la sua storia meriterebbe un film fra gli animatori del nuovo «Re Leone» della Walt Disney, kolossal in 3D sui nostri schermi dal 21 agosto, dopo avere già incassato un miliardo di dollari nei primi giorni di programmazione internazionale.
«Key Artist», ovvero caposquadra all’interno della londinese Moving Picture Company a cui si devono gli effetti speciali di questo remake tridimensionale del celebre «Lion King» datato 1994, è Sarah Arduini, romana di 34 anni, self-made woman che deve parte della sua fortuna al fatto di essere diventata, sin dalla più tenera età, memoria vivente di tutta la produzione Disney pubblicata in videocassetta. Un bel giorno, questo particolare talento, derivato dall’infantile e insaziabile passione per i cartoni animati, le ha permesso di «salvare» la scena madre di un film.
L’anno è il 2015, quando, negli studi cinematografici di Los Angeles si gira la versione 3D di un altro classico Disney di mezzo secolo fa, «Il libro della giungla», tratto dall’omonimo romanzo ottocentesco dell’inglese premio Nobel Rudyard Kipling. All’epoca Sarah Arduini lavora come Character Animator nell’equipe della MPC, e di certo non si aspetta di dover risolvere un problema nato dal doppiaggio.
«Sul set c’è un solo attore in carne e ossa, Neil Sethi, il ragazzino che interpreta il protagonista Mogwli – ricorda l’artista, rientrata a Roma per un po’ di ferie – mentre tutti gli altri personaggi sono creazioni 3D da animare seguendo le loro battute, pre-registrate da vari divi di Hollywood. Per l’orso Baloo, l’amico pasticcione di Mogwli, la voce è quella del grande Bill Murray, ma il regista americano Jon Favreau non trova i movimenti con cui esprimere le parole dell’attore. Così, dopo due settimane di tentativi, decido io di videoregistrarmi come interprete di Baloo, e sento di poterlo fare perché da bambina ho letteralmente consumato, fino a renderla invisibile, la cassetta del primo Libro della giungla».
Il video fatto in casa da Sarah-Baloo sfonda e, una volta trasformato in cartoon 3D, fa la sua parte nel successo di «Jungle Book», che nel 2017 si aggiudica l’Oscar riservato alla categoria Visual Effects. «In quella notte tutto torna – spiega l’animatrice – a cominciare dalle infinite volte in cui, da piccola, mi sono divorata ogni videocassetta Disney che mi veniva puntualmente regalata il 10 novembre, giorno del mio compleanno».
È l’imprinting ricevuto da tutti quei vhs assimilati un fotogramma alla volta a guidare Sarah Arduini quando, diventata adulta, decide di diventare animatrice 3D. Fra lavoretti saltuari e notti incollate al computer, l’animatrice romana arriva così a realizzare disegni e creazioni che la portano a lavorare a Londra, ma anche per altri colossi del settore come la Marvel dei supereroi e la Industrial Light & Magic dei dinosauri di «Jurassic World».
«Dopo l’episodio di Baloo – racconta Sarah Arduini, che è docente di animazione 3D alla Side Academy di Verona – mi hanno consultato ancora, come per la scena della danza del candelabro nel remake del “La Bella e la Bestia”, altro film Disney che da piccola avevo assimilato con amore quasi religioso». A quel passato sul divano di casa l’artista ha attinto anche per questo nuovo «Re Leone», dove ha guidato gli animatori della sua squadra sulle tracce espressive di ogni personaggio, dalla maestà del protagonista Simba alle comiche follie di Timon e Pumbaa. Sono, questi ultimi, la mangusta e il facocero da cui altri milioni di bambini impareranno, come a suo tempo la piccola Sarah, la bellezza del moto africano «Hakuna Matata», senza pensieri.