Corriere della Sera, 5 agosto 2019
8chan, il forum delle stragi annunciate
El Paso, Texas; Christchurch, Nuova Zelanda, l’attentato alla sinagoga di Poway, California. Tutte e tre le sparatorie erano state teorizzate o annunciate su 8chan, forum senza regole da 35 mila utenti unici al giorno. Per chi lo frequenta è l’ultima ridotta della libertà di pensiero; per i critici è il refugium peccatorum dei troll di tutto il mondo. 8chan è stato fondato nel 2013 dal programmatore Fredrick Brennar, classe 1994, repubblicano. Nel forum chiunque può aprire una propria «bacheca» e moderarla (o no) a piacimento. Tra le più note c’è /pol/, politica, che ospita la maggior parte dei contenuti estremisti; è stata chiusa di recente /younglove/, bazar di contenuti pedopornografici e consigli legali per chi venisse sorpreso a fare sesso con un bambino. Su 8chan è passato di tutto: nudi di donne filmate a loro insaputa, liste di proscrizione di antifascisti, video di bambine in biancheria sexy. Quando una bacheca viene chiusa, gli utenti gridano al bavaglio. «Se non vi piacciono le foto pedopornografiche – ha detto il fondatore – chiudete gli studi che le scattano, non noi». Il forum è diventato popolare nel 2014, quando nelle comunità online imperversava il «Gamersgate», campagna sulle molestie nel mondo dei videogiochi. Gli utenti più maschilisti e violenti, allontanati da altri forum, si riversarono lì. Gli esperti parlano di gamification della violenza: fredde, rapide, strategicamente studiate, le sparatorie annunciate sul sito somigliano molto a un videogame.