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 2019  agosto 04 Domenica calendario

Non solo Bibiano. In Italiana sono 500 in bambini venduti

Parlateci di Bibbiano. Sì, ma anche di quello che succede nel resto d’Italia. Nel comune reggiano l’inchiesta “Angeli e demoni” ha scoperchiato un mondo brutto, respingente, inimmaginabile. Eppure, è da anni che va avanti la tratta dei minori. Perfino il Parlamento se n’è occupato tempo fa. Gennaio 2018. Un’indagine conoscitiva aveva spiegato per filo e per segno il sistema. Bucato. Così come presentava delle falle la stessa relazione presentata (...) segue dalla prima giuliano zulin (...) alla Commissione Infanzia: pochi dati e vecchi, poichè gli enti locali non comunicano molto, ognuno fa per sè (in questo caso c’è l’autonomia) e alla fine non è possibile avere una fotografia completa dei problemi, emersi proprio dall’inchiesta di Reggio Emilia. Però già dai pochi numeri a disposizione si capiva – e non si è intervenuto – che qualcosa non andava. In queste settimane abbiamo raccontato lo strapotere degli assistenti sociali nel togliere i minori alle famiglie. Però «di grande interesse – si legge nell’indagine conoscitiva parlamentare – sono anche i dati relativi ai minori dimessi dai presidi residenziali per tipo di destinazione e ripartizione geografica. Di questi, su un totale di 14.633, 4258 hanno fatto rientro nella propria famiglia di origine, quasi altrettanti – 4055 – sono stati trasferiti in altre strutture residenziali, 546 sono stati dati in affidamento etero-familiare, 289 in affidamento intrafamiliare; solo 1151 sono diventati autonomi, mentre ben 2360 si sono allontanati spontaneamente o sono fuggiti dalle strutture». C’è poi una ulteriore voce che si vede nelle tabelle che fa impressione: 442 minori non si sa dove siano finiti, «destinazione ignota» è la denominazione. Spariti, insomma. Volatilizzati. Senza tuttavia specificare l’età del minorenne: se si tratta di un 17enne si può anche comprendere che possa aver tolto il disturbo dalla sera alla mattina. Ma se il bambino in questione avesse 2-3 anni? Difficile immaginare una fuga solitaria, giusto? Clamorosa la classificazione dei minori ospiti: «Per quanto riguarda la tipologia di disagio dei minori nelle strutture, si rileva che la maggior parte di essi non presenta problematiche specifiche; infatti su un totale di 19.955 ospiti, quelli per cui non sono stati riscontrati particolari disagi sono pari a 11.735». Perché allora sono stati allontanati da mamma e papà? «Quelli che presentano disabilità e disturbi mentali – si scopre dalla relazione della Commissione Infanzia – sono in totale 3.147; mentre quelli con problemi di tossicodipendenza, alcolismo o altri disagi analoghi, sono pari a 4.917». Una cifra spaventosa. «A questi si devono aggiungere i minori stranieri (complessivamente pari a 8129, di cui 5938 maschi e 2191 femmine) di cui 249 maschi e 143 femmine presentano disturbi mentali o disabilità di vario genere. Mentre 1669 minori stranieri di sesso maschile presentano invece problemi di tossicodipendenza, alcolismo o altri disagi». Tantissimi, troppi. MENO FONDI L’azzurra Licia Ronzulli, attuale presidente della Bicamerale per l’Infanzia, ha annunciato che «farà un tour dell’Italia per visitare le case famiglia e i tribunali dei minori, come segno tangibile di grande attenzione verso chi è indifeso e deve essere protetto con strumenti legislativi adeguati e con la presenza costante delle istituzioni». La senatrice di Forza Italia metterà a disposizione della nascitura Commissione d’inchiesta sugli affidi «una sorta di diario operativo» – come resoconto della sua iniziativa – in cui «saranno registrate le eventuali criticità riscontrate, per individuare così soluzioni percorribili, in un’ottica di miglioramento dei servizi a tutela dei minori e per una formazione mirata di personale adeguato». Bene, era ora. Evviva. Forse però per stanare i furbetti degli affidi basterebbe tagliare la diaria per minore accolto – dai 70 ai 400 euro al giorno – che finiscono nelle tasche di chi gestisce le comunità. Lo stesso metodo che Salvini ha applicato alle coop ospitanti migranti. Con meno soldi in ballo, ci sarebbero meno casi Bibbiano, e più attenzione alle pratiche. Lavorare per nulla, o tanto per fatturare, non piace nemmeno agli assistenti sociali.