Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  agosto 04 Domenica calendario

Cosa fanno gli altri Kennedy

Gente comune. O, almeno, è così che vorrebbero essere. Ma se il cognome è Kennedy, e il nome uno di quelli, cattolicissimi, tramandati per generazioni – Joseph, Robert, Kathleen – le cose si complicano. E non basta nemmeno chiamarsi esoticamente Saoirse, Libertà in irlandese, per sfuggire al destino della dinastia più famosa d’America.
Sono 44 i cugini dell’ultima dei Kennedy a morire tragicamente, quella Saoirse, appunto, che a 22 anni se n’è andata per un’overdose nella “Camelot” di Hyannis Port. Rampolli semi-sconosciuti, cresciuti lontani dai riflettori, che ricordano la parente sui social. «Quando entravi s’illuminava la stanza» scrive Michaela, 21 anni. Il sangue di due dinastie nelle vene: metà Kennedy via mamma Kerry, settima figlia di Bob, assassinato a Dallas nel 1968. Metà Cuomo, via papà Andrew, governatore dello Stato, come già nonno Mario, l’italoamericano che dominò New York. Studia psicologia e si occupa di bambini a rischio.
L’attivismo ce l’hanno nel sangue i giovani Kennedy. E qualcuno lo ha già messo al servizio della politica: Joe III, 38 anni, è deputato dal 2013. Ennesimo nipotino di Bob al New York Times confidò: «In campagna elettorale il cognome è utile, desta curiosità. I voti, però, me li devo guadagnare». Suo cugino John “Jack” Schlossberg, 26 anni, è ancora indeciso. Unico nipote maschio di Jfk, figlio di Caroline che Barack Obama volle ambasciatrice in Giappone e del designer ebreo Edwin, non ha ancora finito gli studi ad Harvard. Ma in molti lo ricordano sul palco della Presidential Library dedicata a suo nonno, chiedere a Obama come coivolgere i giovani in politica. Sua sorella Tatiana, 29 anni, preferisce l’ambiente. Sta per pubblicare un libro: Inconspicuous Consumption, “Il consumo invisibile”.
«Il cognome non conta. Il successo sta nelle cose che fai ogni giorno» sostiene Kathleen, 31 anni, detta Kick come la prozia morta nel 1948, precipitando in aereo. Ha preso una strada ancora diversa, fa l’attrice: per ora accontentandosi di ruoli off Broadway e particine in serie tv come Gossip Girl.
Non mancano le pecore nere. Conor, 25 anni, fratello di Kick, nel 2016 fu arrestato per rissa. «Difendeva un amico» si disse del giovane che, col cugino Patrick Schwarzenegger – figlio di Maria Shriver e dell’attore Arnold – è fra i 40 scapoli più ambiti d’America. Non scherza nemmeno sua sorella Kyra, 24 anni. Con Tiffany, figlia di Donald Trump e Gaia Matisse, bisnipote del pittore, fu una dei “Rich Kids of Instagram” coinvolti in uno scandalo di cyberbullismo. All’epoca la famiglia le vietò i social. Proprio come alla gente comune.