Massimo Fini per il “Fatto quotidiano”, 3 agosto 2019
1. NELLA VICENDA, ZEPPA DI PUNTI OSCURI E MISTERI, DELL’OMICIDIO DEL VICEBRIGADIERE MARIO CERCIELLO REGA CI PENSA MASSIMO FINI A FARE IL CONTROCANTO SENZA PIETISMI E RETORICA 2. “ESSENDO IN SERVIZIO SI ERA DIMENTICATO LA PISTOLA D’ORDINANZA IN CASERMA. PIÙ CHE UN EROE, TERMINE DI CUI IN QUESTI ANNI SI È FATTO USO E ABUSO, MI SEMBRA UN INCAPACE...” 3. “MA ANCHE L’ALTRO BRIGADIERE, ANDREA VARRIALE, NON SCHERZA, NON È STATO IN GRADO DI PORTARE AIUTO AL COLLEGA IN DIFFICOLTÀ PERCHÉ E’ STATO "SOPRAFFATTO E BUTTATO A TERRA" DALL’AMERICANO. SE QUESTE SONO LE NOSTRE FORZE DELL’ORDINE STIAMO FRESCHI…”
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A quanto pare è saltato fuori che il vicebrigadiere Cerciello Rega pur essendo in servizio si era dimenticato la pistola d’ordinanza in caserma. Più che un eroe, termine di cui in questi anni enfatici si è fatto uso e abuso, mi sembra un incapace. Ma anche l’ altro brigadiere coinvolto, Andrea Varriale, non scherza, non è stato in grado di portare alcun aiuto al collega in difficoltà perché, come ha dichiarato Francesco Gargaro, comandante provinciale dei carabinieri di Roma, "sopraffatto e buttato a terra" dal ragazzo americano. Se queste sono le nostre Forze dell’ Ordine stiamo freschi.
Ma ho l’impressione che nemmeno nel nostro esercito la valentia e il coraggio abbondino. Si veda il patto leonino fatto con i Talebani in Afghanistan: loro non ci attaccano, in compenso noi non controlliamo il territorio. In quanto ai servizi segreti siamo messi ancor peggio.
Qualcuno ricorderà, forse, l’epopea di Giannettini che spacciava come informazioni di sua mano ciò che sull’ Europeo scrivevano i colleghi Corrado Incerti e Sandro Ottolenghi oppure il capitano La Bruna o, più recentemente, "Betulla", alias Renato Farina, un obeso buono a nulla come giornalista, tanto più come "informatore". Meno male che c’ è il Mossad.