Corriere della Sera, 3 agosto 2019
Chi sostituirà Christine Lagarde al Fmi: Kristalina Georgieva o Jeroen Dijsselbloem?
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Ormai è una corsa a due. Dopo il ritiro (via Twitter) del finlandese Ollie Rehn («per garantire un largo consenso del candidato europeo»), quello di Mario Centeno (Portogallo) e Nadia Calvino (Spagna), la gara per il nuovo candidato europeo alla direzione generale del Fondo Monetario Internazionale è una questione tra Bulgaria e Olanda, cioè tra Kristalina Georgieva, oggi numero due della Banca mondiale, e Jeroen Dijsselbloem, ex presidente dell’Eurogruppo. Una sorta di «battaglia» tra Nord ed Est Europa. L’olandese è appoggiato dai Paesi del Nord, ma è poco amato sul Mediterraneo. Per Georgieva incombe però il limite d’età: tra pochi giorni compirà 66 anni e il limite fissato dal Fmi è di 65. Dovesse essere scelta, andrebbe fatta un’eccezione. A votare (via mail) i 28 Paesi Ue per scegliere il nome da presentare il 6 settembre al Fmi che il 4 ottobre nominerà il successore di Christine Lagarde. È prassi non scritta che la carica vada ad un europeo, come la Banca Mondiale sia a guida Usa. Ma per la candidatura, serve il voto del 55% dei Paesi membri (16 Paesi) in rappresentanza del 65% della popolazione. E alla prima votazione, ieri, nessuno ha avuto la maggioranza. Si va quindi avanti con un nuovo voto.