Corriere della Sera, 2 agosto 2019
Nuovi dazi per la Cina. Una mossa da trecento miliardi di dollari, voluta da Trump (dal 1° settembre)
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Donald Trump annuncia, via Twitter, l’imposizione di un dazio del 10% su importazioni dalla Cina per il controvalore di 300 miliardi di dollari. La misura scatterà il primo settembre. A questo punto l’escalation è completa. Tutto l’import in arrivo dal grande Paese orientale è soggetto a un prelievo alle dogane: il 10% si aggiunge al 25% applicato a merce per 250 miliardi di dollari.
«Noi pensavamo di aver raggiunto un accordo con la Cina tre mesi fa – scrive il presidente – ma, è triste dirlo, la Cina ha deciso di riaprire il negoziato poco prima della firma». E ancora: «Più di recente la Cina aveva concordato di comprare prodotti agricoli dagli Stati Uniti in grandi quantità, ma non lo ha fatto». La trattativa tra Washington e Pechino continua. Ma si comincia a sentire odore di bruciato. Stanno andando in fumo i margini di redditività di molte aziende americane, nonché i guadagni degli agricoltori che esportano soia e carne di maiale. Inoltre l’economia cinese sta rallentando.