il Giornale, 28 luglio 2019
Il caldo fa aumentare i crimini. Intervista a Andrea Giuliacci
Tutto dipende da lui. Il nostro umore, le vacanze, i progetti del giorno. Andrea Giuliacci è il periscopio di quest’estate mai così estrema. E nessuno meglio di lui può dirci come si esce dall’inferno.
Che succede al tempo? «Caldo e temporali ci sono sempre stati. La differenza è che ora sono estremi: il caldo è feroce, i temporali violenti». La colpa di chi è? «L’aumento del numero dei temporali violenti, più che il temporale violento in sè, è figlio del cambiamento climatico. Se un tempo un temporale su dieci era violento adesso lo sono almeno cinque». Chi arma i temporali? «Se metto più calore nell’atmosfera rifornisco di carburante i fenomeni atmosferici. Veniamo da dieci giorni in cui si è accumulato caldo: il temporale violento è inevitabile». Il caldo è aumentato tanto? «Ho trovato un giornale del 1967. Scriveva: Ad agosto torna il grande caldo, previsti 27 gradi... Oggi i 30 gradi sono ormai la normalità, quasi una temperatura gradevole». É vero che con il caldo aumentano i crimini? «Lo certifica anche l’Fbi. Aumentano del 20 per cento perchè il caldo scatena testosterone e adrenalina». Ed è un killer per la salute. «Caldo e freddo sono pericolosi uguali per cardiopatici, anziani e bambini. Ma il caldo è più subdolo: ti disidrata e nemmeno te ne accorgi». E noi cosa possiamo fare? «Limitare i gas serra è importante, ma è più importante imparare ad adattarsi, ripensare alle nostre città per renderle più fresche. In Arizona si sta ripopolando una delle zone più calde del pianeta: hanno abbattuto le temperature con asfalti chiari e case dipinte di bianco. Sono idee...» E l’Italia? «L’Italia è molto più fragile dal punto di vista idrogeologico di altri paesi. Per questo è importante ridisegnare i territori a rischio soprattutto i corsi d’acqua. E poi...». E poi? «La pianura padana è una delle zone più inquinate d’Europa ma non una delle più inquinanti. Parigi inquina più di Milano, ma si trova in una zona dove piove e tira vento». Il problema allora qual’è? «Quello che abbiamo già scaricato sull’atmosfera continuerà a perseguitarci per secoli. Evitare che le temperature aumentino non si può». Quindi il peggio deve ancora arrivare? «Nella seconda metà del secolo si conteranno in Italia almeno 50 giorni bollenti l’anno con notti tropicali e temperature pomeridiane oltre i 35. Cioè due mesi senza fiato». Come combattere il caldo? «Eolico e solare vanno bene, ma abbiamo abbandonato in maniera un pò precipitosa il nucleare: regala enorme energia, è pulito perchè non emette gas serra ed anche economicamente conveniente. I nucleari di nuova generazione sono la soluzione per combattere il cambiamento climatico». Lei come si difende? «Sopporto poco il caldo. L’aria condizionata è il mio salvavita». Ma i meteorologi dove vanno in vacanza? «I meteorologi, come tutti, vanno in vacanza dove decidono i loro figli. Comunque mare più che montagna». Agosto come sarà? «Spero resista il bel tempo perchè la sciagura del meteorologo è che non puoi andare in vacanza e trovare pioggia perchè tutti ti guardano storto. Che figura ci fai?». E sua moglie che dice? «Una volta mi chiese: posso andare a lavorare in scooter? Vai tranquilla, le dissi, ma si scatenò un acquazzone. Non mi ha parlato per due giorni». Suo padre Mario Giuliacci dice che il meteorologo migliora con l’età... «E con le fratture. Sono infallibili e nessuno azzecca il tempo meglio dei reumatismi...»