Libero, 27 luglio 2019
Male la Juve in Corea del Sud
Sport calcio
«Ho visto cose che vuoi umani...», recitava Rutger Hauerin “Blade Runner”.Chissà cosa direbbe il replicante per commentare l’amichevole tra la Juventus e il team K-League, selezione dei migliori giocatori del campionato sudcoreano. Avrebbe visto la Juve arrivare allo stadio di Seul con 50 minuti di ritardo per il traffico a causa dell’entusiasmo popolare nelle strade. Si sarebbe stropicciato gli occhi nel guardare il 29enne attaccante del Daegu, lo sconosciuto Cesinha, segnare il 2-1 ed esultare conil «Siuu» diCristianoRonaldo, proprio in faccia al portoghese seduto in panchina per 90’ (che non gradisce, come i 67 mila sugli spalti delusi di non poterlo applaudire). E alla fine avrebbe applauditoil baby Pereira, stellina dell’Under 23 e salvatore della patria bianconera che con il gol del 3-3 evita una “Corea” alla Signora. È calcio di luglio, e il contorno confusionario non aiuta di certo un approccio concentrato alla partita. Se le attenuanti non mancano – e di certo non si può parlare di indicazioni preoccupanti anche se per la terza partita su tre della ICC la Signoravain svantaggio -l’allenatore bianconero raccoglie segnali ambivalenti. «RONALDO STANCO» D’altronde, il match è di un’importanza tale che Maurizio può permettersi di lasciare Ronaldo in panchina per tutti i 90’ senza rischiare di scontentare la sua stella. Higuain perde subito la palla che porta al vantaggio di Ibanez, ma si fa perdonare conl’assist peril pari di Muratore. Szczesny si fa male,maa ballare sono soprattuttoRuganie De Ligt, poco coperti dal resto della squadra. A dir la verità è l’ex Empoli quello in estrema sofferenza, mentre il 20enne olandese restaancoralontano dalla suafama (e dalla sua forma) come già visto contro Tottenham e Inter. Segno di una prima fase di preparazione distratta dal mercato (secondo il Mundo Deportivo, il no del Barcellona sarebbe arrivato solo perché il ragazzo aveva chiesto uno stipendio più alto di Piquè) e forse di un approccio troppo “leggero” al mondo Juve: «Sono sorpreso dal livello di tutti: sono tutti concentrati, nessuno svetta perché molti singoli sono forti», ha confessato l’ex Ajax alla Gazzetta. In ogni caso, il bilancio della tournée asiatica senza capitan Chiellini, rimasto a Torino per i soliti problemi al polpaccio, è sette golincassatiin 270minuti.Nessun campanello d’allarme, ma qualcosa da sistemare in fretta col lavoro soprattutto nell’atteggiamento con i suoi sempre in svantaggio all’intervallo. La Signora si sveglia dopo il 3-1 di Taggart e i successivi ingressi di Buffon, Bonucci, Matuidi e Rabiot, una delle note positive di giornata al posto di un Pjanic ancora lontano dai bisogni di Sarri: l’ex Psg entra determinato e dialoga bene con Bernardeschi. È proprio quest’ultimo a servire l’“assist” per il 3-2 di schiena di Matuidi e a sfiorare il gol vittoria dopo il 3-3 solitario di Pereira con tunnel e scavetto in area. «In questo momento non si possono ancora fare bilanci, abbiamo tanti giocatori a casa», chiarisce subito Sarri, «ora per 10 giornici possiamoallenare senza partite e possiamo fare una buona preparazione. Ronaldo? Gli ho parlato ed era molto affaticato, quindi abbiamo deciso di tenerlo a riposo».