il Fatto Quotidiano, 27 luglio 2019
Su Cruciani che molla La Zanzara
Inevitabili
Spettacoli Radio
Siamo messi così: ormai fanno notizia le chiusure visto che c’è ben poco di nuovo sotto il sole. E non parliamo della chiusura di Miss Italia, che anzi, dovrebbe tornare su R ai 1 grazie “alla Rai del cambiamento” (o – ra si attende il ritorno di Non è mai troppo tardi); parliamo della chiusura della Zanzara di Radio24. Il conduttore Giuseppe Cruciani l’ha annunciata con largo anticipo, da libertario qual è (prevenire è meglio che reprimere): “Sono stanco. La prossima sarà l’ultima stagione.” Di solito sono gli spettatori a stancarsi, ma stavolta è andata al contrario e non si tratta di un bluff, il programma è in salute, Cruciani si è inventato un genere da uomo del suo tempo qual è: anarco-populista e radical-trash, Er Monnezzain onde medie. Ma in questa spazzatura c’è del metodo. E se si vuol capire perché il 37 per cento degli italiani vota Salvini, è Cruciani che bisogna ascoltare, mica Gad Lerner. Come sempre, il mezzo è il messaggio. Si riteneva la radio immune a certa volgarità divenuta pane quotidiano della Tv, ma Cruciani ha dimostrato il contrario: pur senza il conforto del video, come gastroenterologo della pancia del paese è imbattibile. Vuoi spararla grossa? Vieni da me. Io ti darò di più, come cantava Orietta Berti. Vuoi far vedere agli haters come si fa? Accomodati. Non ha ancora sciolto la riserva sul futuro, ma avrà solo l’imba – razzo della scelta: La Zanzaraha mostrato che nel cuore di ogni salotto dorme un termovalorizzatore. Missione compiuta.