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 2019  luglio 27 Sabato calendario

Bocelli a Lajatico

Spettacoli Musica classica e lirica
«Tutto vive, tutto muore» è il motto di Lajatico, comune della provincia pisana che ha dato i natali ad Andrea Bocelli, il quale due giorni l’anno fa esattamente questo: anima le sue colline, alza voci, tendoni e polveri, per poi lasciare che tutto torni alla terra. Si chiama Teatro del Silenzio, oasi di musica nel nulla, «idea folle che si è rivelata un miracolo», si meraviglia il tenore. La 14esima edizione si è tenuta giovedì, diecimila persone si sono inerpicate lì da tutto il mondo, ospiti sul palco suo figlio Matteo, il cantautore britannico Mika, l’étoile Carla Fracci. Si bissa stasera, la popstar internazionale è Dua Lipa, già con Bocelli in If Only, dall’ultimo disco di inediti Sì. Il tema 2019 è il volo, suggestione leonardesca nata dal brano Ali di Libertà che dà il titolo all’intero show in onda il 14 settembre su Rai Uno, sunto dei due live presentati da Stefano Accorsi, Elisabetta Canalis, Serena Rossi. 
A CAVALLO Elegantissimo, Bocelli arriva sul palco a cavallo. E non è una posa. Di solito lo cavalca in libertà nei campi circostanti ed è una delle tante cose che fa con passione e disinvoltura. Prima di andare in scena, in un backstage colorito, fra giapponesi in kimono e cavalieri in smoking, racconta l’avventura musicale divisa in due parti: «La prima è operistica, la seconda musica classica che mi sta a cuore. Ognuno poi ha contribuito con danza, note, teatro. Lo scopo della mia vita è sempre di superare le barriere. Dovremmo farlo tutti, se vogliamo un mondo migliore». Lirica e pop. Ascolta tutta la musica senza pregiudizi, ma se gli chiedi della trap, risponde candido «Cos’è?». 
INNO ALLA GIOIAL’attacco è l’Inno alla Gioia, su Je Veux vivre da Roméo e Juliette lo raggiunge la soprano Larisa Martinez, di nuovo in O Soave Fanciulla da la Bohème e Libiamo ne’ lieti calici da La Traviata, sui Pescatori di Perle di Bizet lo accompagna il baritono Gianfranco Montresor. Succede di tutto attorno lui: settanta elementi d’orchestra e altrettanti di coro, ballerini, acrobati, sbandieratori (regia di Luca Tommassini), ai piedi dell’imponente installazione Gabriel di Daniele Basso. Non un arcangelo sceso dal cielo, ma un uomo alato che cerca di spiccare il volo. E Bocelli ha quella tensione lì. Segue ogni passo, fa danzare gli ospiti, li tiene per mano, li volge al cielo, non è mai in ritardo nei gesti. 
La prima parte è guidata da Beatrice Venezi, direttrice d’orchestra più giovane d’Europa che parla di emancipazione femminile: «La direzione è legata al concetto di leadership, che un tempo non poteva essere di donna. Anche il termine Conservatorio la dice lunga sull’ambiente. Finalmente ci stiamo muovendo verso il futuro». Nella seconda parte, diretta dal Maestro Carlo Bernini, si va da Leoncavallo a Tosti. Su Vivo, il tenore racconta l’amore per la moglie Veronica, che lo va a baciare. Ali di Libertà è un duetto non indimenticabile con Mika. Peccato che il cantautore fosse insicuro del suo italiano (che parla benissimo) e avesse con sé il foglio del testo, antiestetico, un po’ irrispettoso. Mika ha poi presentato Tiny Love dal prossimo My name is Michael Holbrook e Happy Ending. È cresciuto ascoltando le arie italiane e di Bocelli ha detto: «È un grande: lui non esiste’ solo nel mondo classico e non esiste’ solo nel mondo pop; lui esiste lì, come il suo teatro: in mezzo alla campagna, ci sono tante persone che vengono dalla Cina all’America per vedere quest’uomo perché lui ha la sua bolla. Essere invitato ed entrarci è una figata». 
BRANI EXTRALi ritroveremo insieme. Bocelli nei camerini ha annunciato la ristampa con brani extra di Sì, in autunno: «Di sicuro ci metterò un duetto con Mika». Sul palco lascia Sogno al figlio Matteo, al lavoro con produttori internazionali per l’esordio nel 2020. Ha una passione per Ultimo, ma il progetto sarà in linea con il successo Fall on Me, il brano più toccante, cantato con il padre, suonato al pianoforte schiena contro schiena. 
Il Teatro Del Silenzio stavolta ha coinciso con l’evento di solidarietà Celebrity Fight Night, (al buffet erano presenti Carol Alt e Katherine Kelly Lang, oggi l’attore Matthew McConaughey). Dopo aver ricostruito le scuole di Sarnano e Muccia la missione della Fondazione Bocelli è di riportare i 160 alunni all’Accademia Musicale di Camerino, inagibile dal sisma del 2016. Dice Bocelli: «Dove la terra ha tremato, la musica non deve smettere di far vibrare i cuori».