Il Messaggero, 27 luglio 2019
Come fotografare il cane
Natura Animali
Immortalare gli animali domestici richiede pazienza: il cane si irrita, il gatto scappa È utile avere piccole ricompense a portata di mano se devono restare fermi in posaOcchi luminosi, espressione curiosa e d’attesa, chioma vaporosa. Il ritratto scattato durante il gioco, per immortalare una corsa o – i più abili e fortunati – un salto. O magari, in un momento di pigrizia, sdraiato al sole. Sono i social a raccontare la passione per le foto di cani, gatti e, in generale, animali di ogni tipo.
Il trend si misura nelle immagini dei mici che, forti di like e condivisione, si moltiplicano sul web guardare video di gatti peraltro, secondo una ricerca dell’Indiana University Media School, aumenta le energie positive e diminuisce lo stress e in quelle dei cani, ma, nelle giornate di vacanza, ad avvicinarsi al podio sono anche scatti di animali più o meno esotici, visti per caso nel corso di un viaggio. Fare una bella foto di un animale, perfino se si tratta del proprio amico a quattro zampe, non è semplice.
IL TEMPO«La pazienza è la prima arma e quella più importante spiega Danilo Alessandro, fotografo che realizza ritratti di animali domestici bisogna studiare le modalità corrette per l’approccio. Si deve badare quindi a non avere atteggiamenti provocatori. Occorre stare attenti allo sguardo, specie con i cani di grossa taglia: mai fissarli negli occhi, è un modo per sfidarli». Non tutti hanno le stesse reazioni davanti a macchine fotografiche o cellulari.
«I gatti sono molti più difficili dei cani da ritrarre prosegue hanno il primato della discontinuità. In ogni caso, quando si fotografa un animale che non è il proprio è sempre bene che ci sia il padrone accanto. Poi bisogna aspettare e scattare più volte per cercare di immortalare il momento buono. L’importante è non demordere».
Qualche trucco per rendere più disponibili i modelli c’è. «Serve un tono di voce tranquillo e non si devono fare movimenti bruschi che potrebbero intimorire l’animale. Avere con sé un gioco aiuta. I gatti sono molto curiosi: le asticelle con piume all’estremità o simili li attirano. Giocando con loro, si crea complicità. È utile avere stuzzichini, non veri alimenti ma cracker o simili da usare come ricompensa. Ho fotografato un Bovaro delle Fiandre che rimaneva immobile fino a venti secondi, aspettando il croccantino. In generale, i gatti si fanno fotografare più facilmente quando sono stati sdraiati per un po’ al sole, sono più tranquilli».
LA LUCEFin qui, l’approccio. Poi ovviamente ci sono le accortezze tecniche. Si comincia dalla luce.
«Se si usa quella naturale, è meglio fare le foto la mattina presto o prima del tramonto. In questi momenti la luce è morbida e disegna bene i soggetti, senza che si creino forti contrasti. Questo vale sia in interni, sia all’aperto. Se si vuole un ritratto del cane al parco in una bella giornata, è meglio cercare un poco di ombra. L’orario muta i colori: la sera sono più caldi, la mattina più freddi, tendenti al blu». La scelta varia in base al tipo di immagine che si vuole.
I VOLATILI«Se si usa la macchina fotografica, si può lavorare con il diaframma per isolare il soggetto. In generale, anche se si utilizza il cellulare, ciò che conta è che nello scatto ci sia un personaggio principale. Al mare, se il cane sta giocando e salta in acqua, è inutile far vedere nell’immagine che è in mezzo a tante persone. I movimenti repentini sono difficili da immortalare, con il cellulare è pressoché impossibile».
Non solo cani e gatti. «I volatili sono molto interessanti, per prenderli in volo servono tempi di scatto molto veloci conclude Danilo Alessandro – I pesci sono curiosi. Facendo foto subacquee, tutti i movimenti devono essere rallentati. I cavalli sono nervosi quando ci sono estranei e si sentono destabilizzati da qualsiasi cosa nuova entri nel loro territorio. Bisogna avvicinarsi lentamente e prima di fare la foto, è bene dare qualche colpo di flash a vuoto per farli abituare».