Il Messaggero, 27 luglio 2019
Raddoppiati a Roma omicidi e tentati omicidi
Roma
Cronaca nera
Roma città insicura. Almeno per quanto concerne i reati di sangue. Come l’omicidio e il tentato omicidio. Il confronto è tra i primi cinque mesi del 2018 rispetto a quelli del 2019. E i dati sono impietosi. Fotografano un’ascesa delle uccisioni. Gli omicidio volontari sono più che raddoppiati, sono passati da tre a sette. Andamento negativo anche per quanto concerne i tentati omicidi. In questo caso si va dai trentuno dei primi cinque mesi dello scorso anno ai trentotto dello stesso periodo di tempo relativo al 2019. Sono i dati elaborati dalla direzione centrale polizia criminale.
I NUMERIUn calo si registra, invece, per quanto concerne le violenze sessuali. Confrontando i numeri si passa da 120 a 95, perciò 25 casi in meno. Le rapine vanno da 1214 a 992, sono 222 rapine in meno. Mentre gli episodi di usura aumentano, da quattro a sette, un incremento simile si riscontra anche per quanto riguarda i furti con strappo, da 664 a 666 (praticamente uguali due in più ) mentre diminuiscono quelli in abitazione 2792 – 2773, di autovetture 67760 contro i 5646 degli ultimi cinque mesi sempre del 2019.
Anche i reati collegati alla spaccio segnano un incremento: 1579 contro 1613. Identico trend per la ricettazione 451 episodi che un anno dopo, calcolati sullo stesso periodo, diventano 489. Ma se per alcuni reati classici effettivamente emerge un calo (è il caso della prostituzione, estorsione, delle lesioni dolose e delle rapine) sui nuovi tipi di truffa i numeri segnano un dato negativo. L’esempio è ben rappresentato dalle frodi informatiche. Perché si va dalle 4328 contestazioni alle 4713. I danneggiamenti registrano un picco. Se si pensa che nei primi cinque mesi del 2018 si sono verificati 5881 casi. Nei primi mesi del 2019 c’è stata una crescita con più 485 episodi per un totale di 6366. L’unico dato che non segna né un incremento né una diminuzione riguarda gli incendi, stabili a 51. Questa, in pratica, è la Capitale confrontando i dati sui primi cinque mesi del 2018 e del 2019.
LA CLASSIFICAMa come si colloca Roma in una classifica che la vede misurarsi con tutte le altre città d’Italia. Secondo questa speciale classifica, relativa al 2018, che si fonda sulle denunce effettuate ogni 100 mila abitanti, la Capitale è al 69° posto in merito al reato di omicidio volontario.
Al 33° sui tentati omicidi. Rispetto al resto del Bel Paese, in relazione ai furti, la Città eterna ha un poco invidiabile quinto posto. Crolla in questa graduatoria se si parla di estorsioni, ecco che si piazza alla 48° posizione. Praticamente la stessa casella 45°, in relazione all’usura e all’associazione a delinquere, 43°. Se però l’associazione diventa di tipo mafioso Roma scala la graduatoria fino a giungere ad un poco lusinghiero 22° gradino.
LE FRODIPosizione elevata anche sulle frodi informatiche, 30°. Sui reati collegati allo spaccio la Capitale arriva addirittura a segnare il secondo posto. Un dato che conferma come Roma sia un crocevia e una piazza fondamentale per la criminalità organizzata in merito alla vendita della droga.
Purtroppo anche sulle violenze sessuali la città fa segnare un poco ragguardevole 18° posizione. A Roma bisogna stare attenti anche ai furti di automobili, 6° gradino, a quelli con strappo 7° posizione. Infine i furti negli esercizi commerciali collocano la Capitale al ventesimo posto.
Giuseppe Scarpa