La Stampa, 26 luglio 2019
La nuova tendenza è il sesso virtuale
Virtuale, liquido, tecnologico? Aperto, distopico, on demand? Come sarà il sesso (o il non-sesso) del futuro? Senza partner, fedelissimo, o a tu per tu con un robot? È una delle grandi domande del nostro tempo. Per afferrare una risposta – seppur sfuggente come una goccia di mercurio - il trampolino dell’ultimo rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani potrebbe non essere sufficiente. «Esaminare il qui ed ora - spiega Roberta Rossi, Presidente della Federazione italiana di sessuologia scientifica - è utile ma non basta. La "vision" per immaginare la direzione che imboccherà il sesso del futuro procede di pari passo con tutte le variabili sociali».
Lo studio
Ci sono però conquiste o novità che rappresentano uno spartiacque, così come fu l’invenzione della pillola anticoncezionale nata nel 1961 e oggi utilizzata da 100 milioni di donne. Partendo da quella rivoluzione da buttare giù con un sorso d’acqua, ormai vecchia oltre mezzo secolo, il sito «Bbc Future» ha pubblicato qualche giorno fa un’inchiesta firmata dal giornalista Brandon Ambrosino intitolata «Siamo pronti per una nuova rivoluzione sessuale?». La risposta – articolata in una ventina di pagine, è, semplicemente, sì. E si fonda sull’esatta portata della fecondazione in provetta, sempre più diffusa in Occidente, che ha di fatto liberato le coppie dall’ossessione del rapporto sessuale finalizzato ad avere un figlio.
Piacere puro
Secondo le previsioni dei tecnici della materia, in un futuro non troppo lontano la provetta sarà la scelta più diffusa e si tornerà al sesso finalizzato al piacere puro. «Rapporti più ludici - aggiunge Roberta Rossi - svincolati dall’obbligo della nascita di un bambino, e alla libertà di posticipare l’idea di un figlio per motivi economici grazie al congelamento degli embrioni».
Il laboratorio ci salva dalle «scadenze» degli ovuli e mette in freezer gli spermatozoi, si legge nel rapporto di «Bbc Futur», ma nel frattempo la società libera gli orizzonti della sessualità da altri tabù, sdoganando l’amore liquido, che passa con disinvoltura da un genere all’altro.
Fuori dagli schemi
I comportamenti erotici liberi da condizionamenti scardinano pure abitudini fino a qualche tempo fa tenute rigorosamente segrete, come la pratica del Bdsm per esempio, (acronimo di bondage, dominazione, sottomissione, sadismo e masochismo), che sono sempre più diffuse.
In una prospettiva più lunga, la mancanza di inibizioni e la sessualità fuori dagli schemi che già caratterizza l’identikit erotico-affettivo 3.0 dei Millennials (loro si innamorano della persona, senza fare distinzioni di genere) è destinata in futuro a creare approcci e relazioni completamente inedite.
Relazioni «primitive«
A sentire Helen Driscoll, psicologa della sessualità e delle relazioni all’università di Sunderland, più o meno attorno al 2070 l’essere umano arriverà a considerare le relazioni fisiche come «primitive», una possibilità fra le tante per appagare i propri piaceri carnali. A fornire questa soddisfazione «cotta e mangiata», secondo l’esperta ci saranno proto-androidi raffinati e personalizzabili nel carattere e nelle fattezze. Insieme con questo esercito di robottini del sesso, altri canali in continua evoluzione, per ottenere e scambiare erotismo e passione. Le premesse di oggi si chiamano «sexting» (l’invio via web di immagini hot) «dating-app», siti d’incontri stile Tinder e sex-toys sempre più tecnologici.
Erotic-robot
Gli erotic-robot già oggi si stanno perfezionando a grande velocità: «Basta andare su Internet per acquistare - spiega Aimee van Wynsberghe, condirettrice della Fondazione per la Robotica Responsabile - sexy bambole molto sofisticate, ma è imminente l’arrivo di robot capaci di interagire con l’interlocutore in modo inaspettato». Umanoidi sessuali con un proprio caratterino in grado dialogare con il partner, coccolarlo, ma pure spiazzarlo con un gentile diniego. Molto presto, insomma, succederà che non si potrà fare sesso con il robot (o la "robotessa") perché l’umanoide avrà il mal di testa.
Queer
Se non ci si vuole ritrovare fra le braccia di un’anima gemella comandata da un software, le basi su cui costruire rapporti sempre più felici e liberi da pregiudizi ci sono, e lanciatissime: «Stiamo assistendo al recupero del sesso in quanto tale, fatto perché dà felicità, privo dall’ossessione di procreare entro una precisa scadenza, dei tabù sull’omosessualità. E spunta il comportamento che nasce dalle ceneri di antichi timori, pudori e reticenze: è lo stile "Queer", disinvolto, occasionale, sessualmente e socialmente eccentrico rispetto alle vecchie definizioni di normalità».
Luna park
L’altra faccia del nuovo «luna park sessuale» – la definizione è degli stessi sessuologi - resa sempre più varia e trasgressiva dalla galassia Internet, è l’aumento delle coppie bianche e dell’astinenza sessuale. Per la prima volta la crescita è suffragata proprio dai dati del rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani: sarebbero un milione e 600 mila gli italiani nella fascia di età fra i 18 e i 40 anni che non fanno sesso. In vent’anni la percentuale è passata dal 3 all’11,6 per cento del totale, mentre sono 220 mila le coppie che non praticano sesso pur definendosi completamente appagate e felici. Sembra un paradosso, ma l’area del no sex si amplia nello stesso momento in cui gli altri, quelli che non rinunciano all’eros, lo fanno più di frequente e con partner diversi e imprevisti.
Che succederà fra mezzo secolo, quando gli umanoidi sessuali saranno programmati anche per lasciarci? Forse tornerà di moda l’attesa, quella fucina del desiderio che oggi nel mondo dei confini diluiti fra etero-omo e bi-sessualità, e del rapporto cotto e mangiato anche grazie a un clic del computer, è merce in via di estinzione, insieme con il sogno di una conquista impossibile.