Libero, 25 luglio 2019
Quelli che il sesso gli fa schifo
Sarà che siamo bombardati da continue allusioni ad un sesso che viene proposto in ogni salsa – spesso con formule a buon mercato – fatto sta che il 2% della popolazione manifesta il totale rigetto verso la carnalità; sono i cosiddetti “asessuali”. Della categoria fanno parte coloro i quali sono immuni dall’attrazione erotica e che, loro malgrado, vivono con disagio il fatto di doversi misurare con una società improntata sull’esaltazione del sesso. Costoro rappresentano un piccolo insieme, ma sono determinati ad elevare la propria voce affinché il mondo prenda coscienza della loro esistenza e gli conceda un posto tra gli orientamenti disforici riconosciuti. L’asessuale, seppur incapace di stabilire un’intesa di coppia tra le lenzuola, può comunque sentirsi legato al compagno da un profondo vincolo emotivo che non pretende di culminare nel coito; tale comportamento è denominato “orientamento romantico”, e fa sì che due individui rafforzino la propria unione attraverso baci, convivenza, condivisione del letto e scambio di tenerezze. Più dell’omosessuale e del pansessuale, l’asessuale fatica a conquistare un concreto equilibrio esistenziale, e le sue possibilità di incontrare qualcuno con cui condividere una vita di coppia appagante sono ridotte. È per questo che in molti decidono di scendere a compromesso con se stessi omologandosi ai trend di una società iper-sessualizzata, fino a convolare a nozze con chi misconosce la loro propensione all’astinenza. la testimonianza È il caso di Federica, 60 anni, che mi racconta così i suoi trascorsi di vita: «Mi sono sposata a 25 anni, nel giugno dell’84. Ho avuto due figli che amo e proteggo come una mamma chioccia ancora oggi, ma il loro concepimento non si è accompagnato ad alcun piacere sessuale. Con mio marito abbiamo avuto solo rapporti sporadici perché a me non andava di fare sesso, ma vedendo che lui viveva con disagio questa situazione gli ho proposto di separarci. Da allora sono passati 30 anni e, pur non avendo pulsioni, ho riprovato a cimentarmi con il sesso in due sole occasioni. In entrambi i casi non mi è piaciuto affatto, così ho detto basta. Oggi sto benissimo: non ho problemi di salute e non sono mai andata ad una visita ginecologica. L’intimità con un uomo non mi manca, però mi piacciono le coccole e le attenzioni, ma siccome nessuno vuole perdere tempo a farle me ne sto per i fatti miei. Hanno tutti il sesso in testa». Federica porta magnificamente la sua età, ha il fisico di una ragazza; si è piazzata al primo posto a molti concorsi di bellezza per over 50 dove il pubblico, nel contemplare la sua avvenenza esaltata dagli abiti attillati, crede che si serva del corpo per evocare nell’uomo fantasie carnali. Ella, invero, è avulsa da tutto ciò. in letteratura L’argomento “asessualità” ha appassionato anche la letteratura. Lo ritroviamo in uno dei personaggi de “La Casa degli Spiriti” di Isabelle Allende: Clara respinge le attenzioni sessuali del marito, informandolo di come giacere con lui le provochi male alle ossa. Anche Sherlock Holmes è descritto come asessuale. All’investigatore per eccellenza si aggiungono figure reali come il fisico Isaac Newton e il filosofo Immanuel Kant, fino a giungere a Marlene Dietrich, che considerava il sesso una noiosa concessione dovuta alle insistenze dell’uomo, ma da pertinace romantica adorava le svenevolezze e le leziosità; è per tali ragioni che il suo approccio sentimentale può essere ricondotto all’asessualità, in un’epoca insospettabile. Oggi le cose sono diverse, e qualora vi riconosceste in questa condizione potreste rompere l’isolamento attraverso uno dei tanti ritrovi virtuali in cui gli asessuali sollecitano la comprensione di chi ha le medesime esigenze. Così potreste accorgervi di non essere i soli ad intravedere nell’erotismo una componente sopravvalutata, nonché un ingombro dell’identità di coppia.