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 2019  luglio 25 Giovedì calendario

Neil Armstrong è morto per malasanità

L’uomo che col suo piccolo passo sulla Luna fece compiere un balzo da gigante all’umanità, se ne andò da questa Terra per colpa di un errore medico. E per tacerlo, la famiglia ottenne sei milioni di dollari dall’ospedale di Cincinnati, dove Neil Armstrong era ricoverato. Il 25 agosto 2012 il pioniere delle esplorazioni spaziali, non morì solo per colpa di complicazioni legate all’intervento chirurgico al cuore eseguito due settimane prima: l’applicazione di un bypass in seguito a un blocco coronarico. A ucciderlo sarebbe stato un errore delle infermiere del Mercy Health Fairfield Hospital, che rimuovendo i fili del pacemaker temporaneo causarono un’emorragia nella membrana intorno al cuore. Non solo: secondo i periti della famiglia, a quel punto i medici persero tempo, portando l’astronauta 82enne a fare alcuni test emodinamici anziché operarlo immediatamente. A permettere al New York Times di fare lo scoop da prima pagina è stata una lettera anonima con 93 pagine di documenti medici e legali spedita da qualcuno ben informato sui fatti. E a dimostrare la veridicità della storia ci sono anche documenti legali.
Fu Wendy Armstrong, nuora del celebre astronauta, la moglie avvocato del figlio minore Mark, a tessere l’accordo. Chiudendo la contrattazione nel 2014 – dopo due anni di perizie di parte – minacciando il Mercy Health di rendere pubblica la querelle in occasione del 45esimo anniversario dell’allunaggio. «Sono tanti a chiedere a Mark e a suo fratello Rick informazioni inedite su Neil. C’è un evento al Kennedy Space Center, avrà ampia copertura mediatica: potrebbe essere l’occasione», scriveva poco prima di quell’anniversario.«Se non raggiungiamo un accordo Mark e Rick parleranno della sua morte durante l’evento del 21 luglio?», rispondeva il legale dell’ospedale. Accettando di versare sei milioni – invece dei sette richiesti – il 18 dello stesso mese. I soldi vennero suddivisi equamente fra i familiari. La seconda moglie, Carol, controfirmò il contratto ma non volle un soldo: «Disapprovava?» le chiede il New York Times : «Non posso dirle niente». Un grande segreto per l’umanità.