Il Messaggero, 25 luglio 2019
Biografia di Arlyne Brickman (mafiosa)
Paolo Sorrentino, dopo la serie tv The New Pope con Jude Law e John Malkovich (Accorsi ieri ha fatto sapere che non sarà nel cast), tornerà al cinema con Mob Girl a fianco di un’altra grande star hollywoodiana, il premio Oscar Jennifer Lawrence, classe ’90, che interpreterà Arlyne Brickman, oggi 85 anni, una delle poche donne del mondo della mafia statunitense, nell’adattamento del romanzo del premio Pulitzer Teresa Carpenter, Mob Girl: A Woman’s Life in the Underworld.
Prodotto da Sorrentino, Lorenzo Mieli di Wildside e dalla stessa Lawrence, l’adattamento sarà supervisionato dalla Makeready, mentre la sceneggiatura sarà affidata a Angelina Burnett.
Dal Kentucky a quattordici anni Jennifer Lawrence vola a New York, dove inizia a lavorare come attrice dividendosi in piccoli ruoli tra cinema e tv. Ma è nel 2008 che si fa notare su scala globale grazie alla sua interpretazione al fianco di Charlize Theron in The Burning Plain – Il confine della solitudine, che le fa vincere il Premio Mastroianni alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2011 diventa una X-Men e l’anno seguente si trasforma in Katniss, la protagonista della saga di Hunger Games, che consacra la sua fama a livello mondiale.
Nello stesso anno gira il film che le regalerà l’Oscar per la migliore interpretazione femminile, Il Lato Positivo, a fianco di Bradley Cooper. Attrice più pagata di Hollywood per due anni consecutivi (2015 e 2016), è rimasta sempre con i piedi per terra (nonostante le ripetute cadute durante cerimonie di premiazioni e interviste), divenendo un modello per le nuove generazioni anche grazie al coraggio dimostrato nel raccontare gli abusi sofferti a inizio carriera e le derisioni subite per le sue forme.
Mob Girl è una prospettiva al femminile di un universo tipicamente maschile. Arlyne Brickman, nata e cresciuta criminalmente nel Lower East Side di New York scelse come modello di vita Virginia Hill, fidanzata di uno dei più noti gangster degli anni ’30. Conobbe da vicino i pezzi grossi della malavita prima di diventare un’informatrice per la polizia.
Abbagliata dalle possibilità che la criminalità poteva offrirle negli anni ’50 la Brickman fece carriera all’interno della mafia italiana di New York, salvo poi scoprire a sue spese il prezzo che quello stile di vita richiedeva.
Divenne così alleatadella polizia, rifiutando la protezione che viene concessa ai collaboratori di giustizia. La sua deposizione portò negli anni ’80 alla cattura del boss Anthony Scarpati e del clan Colombo. La storia con gli occhi di una donna, dunque. A Sorrentino spetterà dunque il compito di portare un punto di vista innovativo nel modo di raccontare la mafia al cinema.