la Repubblica, 24 luglio 2019
Come si scrive «buone ferie» all’Unicredit?
Il laconico banchiere Jean Pierre Mustier ha scritto a 86 mila dipendenti Unicredit «alcune informazioni di contesto in modo che non andiate in vacanza con queste voci in mente». La premura si deve al fatto che si vocifera di 10 mila tagli nel nuovo piano al 2024. L’ad non ha commentato le voci: ma ha ribadito che il piano si baserà su «efficienza, digitalizzazione e automazione». Tre concetti non necessariamente privi di effetti negativi per chi lavora. Ha invocato il mal comune, poi, per «tutte le banche europee, che stanno affrontando la sfida (dei tassi zero, ndr) e i suoi effetti». In caso di tagli il capo assicura che si gestiranno con «i prepensionamenti e, come sempre, in modo socialmente responsabile e in linea con le rappresentanze». Qui c’è da remare: lunedì i sindacati l’hanno minacciato, martedì la Fabi ha ricordato al «pifferaio magico Mustier» che nella mail «conferma quello che non smentisce», che il ratio costi/ricavi è «tra i migliori in Europa», mentre all’ad dei ricavi «importa poco o niente», mirando a «creare condizioni per una fusione in Europa». Fisac Cgil nota che con i nuovi tagli avrà «spazzato via una città come Ventimiglia» (24.700) e che serve altro per «mandare in vacanza tranquilli i dipendenti».