Il Messaggero, 24 luglio 2019
Il ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo
Aldo, Giovanni e Giacomo hanno messo su famiglia e, costretti a condividere una villetta al mare, litigano tra loro. «Nel film che stiamo girando sono meno maschere e più personaggi legati alla vita reale», annuncia il regista Massimo Venier sul set di Odio l’estate, la nuova commedia del trio comico prodotta da Paolo Guerra, ambientata nelle Puglie e attesa in sala alla fine di gennaio 2020 «quando il mercato sarà meno intasato», spiega Giampaolo Letta, ad di Medusa che distribuirà la nuova impresa di AGG come le dieci precedenti.
La sera, alla fine delle riprese, i tre cenano in un ristorante di Bari, con mogli, figli e assistenti, scambiando battute e pensando ai ciak del giorno dopo. «Separati, in crisi? Mai. Ci siamo presi una pausa di tre anni per fare ciascuno qualcosa in proprio, ma non abbiamo mai litigato ed eccoci qui, alle prese con un nuovo film e l’ansia di sempre: faremo ancora ridere?», dicono a una voce Aldo Baglio, 60, Giovanni Storti, 61 e Giacomo Porretti, 63. Per il clamoroso ritorno dopo Fuga da Reuma Park, il trio più amato d’Italia ha scelto una commedia che racconta peripezie, tic e nevrosi legati all’estate «quando anche la necessità di riposarsi diventa una fatica».
TRE UOMINI E UNA VILLAI tre protagonisti del film, di estrazione sociale diversa, a causa di un disguido occupano lo stesso spazio. E ne succedono di tutti i colori tra figli che si innamorano, mogli (le attrici Lucia Mascino, Carlotta Natoli e Maria Di Biase) che si beccano ma poi ballano insieme, la ricerca di un ragazzino in fuga, scontri a non finire e il trionfo finale dei sentimenti e dell’amicizia.
«Io interpreto un tipo naif, aggettivo che al nord è sinonimo di meridionale, ho tre bambini, un cane e un’incontenibile passione per Massimo Ranieri», anticipa Aldo. «Io invece sono un piccolo commerciante, ho l’ansia di tornare dalle ferie e non poter riaprire il mio negozio di accessori per calzature», aggiunge Giovanni. «E io faccio un dentista che ha una moglie avida e deve vedersela con il figlio adolescente di lei», conclude Giacomo. Su tutti veglia il carabiniere Michele Placido che vorrebbe rispedire a casa tutti i turisti per preservare la pace del paese.
LA CONCORRENZA
«In questo film, non ci affidiamo esclusivamente alla nostra comicità ma ci portiamo dietro la complessità della vita», spiega Porretti. «Possiamo contare sempre sul nostro pubblico», aggiunge Baglio, «ma negli ultimi anni, tra youtuber e streaming, è aumentata l’offerta e la gente va meno al cinema». Impossibile non tenerne conto: «E noi puntiamo sempre di più sulla qualità e il gusto estetico del racconto», interviene Venier, 52, da sempre complice del trio. In quasi un trentennio Aldo Giovanni e Giacomo hanno conquistato gli italiani grazie alla loro comicità stralunata e garbata, contraltare alle risate becere di tanti cinepanettoni. «La nostra soddisfazione più grande è Tre uomini e una gamba: partito con sole 45 copie, è rimasto in cartellone per mesi», ragiona Baglio. Cosa li ha tenuti insieme in tutti questi anni? Risposta corale: «L’amicizia, le affinità e la voglia di far ridere insieme». Oggi qualunque comico deve confrontarsi con Checco Zalone che puntualmente travolge i botteghini: «Checco mi diverte molto», ammette Aldo. «Anche a me, potrei mai parlar male di lui nella sua Puglia?», scherza Giacomo. «Zalone possiede un dono misterioso, lo vedi e ridi».
TEMPO DI VACANZE
Che rapporto hanno AGG con l’estate? «Io vado in montagna», risponde Giacomo. «E io amo l’estate perché c’è un’aria di cambiamento», aggiunge Giovanni. «Questa stagione è legata ai miei ricordi, ai mesi con i nonni in Sicilia», rivela Aldo. «Oggi, quando intendo starmene in pace, mi rifugio a Buccheri, il paese di mia moglie in provincia di Siracusa dove tutti mi conoscono e proteggono la mia privacy». Dopo tanto cinema, teatro, tv cosa vi resta da fare? «Il paracadutismo».