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 2019  luglio 23 Martedì calendario

UN "ANGELO" PER IL DIAVOLO – CHI E’, CHI NON E’ CHI SI CREDE DI ESSERE IL NEO-ACQUISTO DEL MILAN ANGEL CORREA: UN’OPERAZIONE DA 55 MLN € – L’INFANZIA DIFFICILE A ROSARIO, LA MORTE DEL PADRE, IL SUICIDIO DEL FRATELLO OMOSESSUALE, LA SORELLA ACCUSATA DI FAR PARTE DI UNA BANDA DI NARCOS LA CRESIMA DA PAPA BERGOGLIO, L’OPERAZIONE (SUPERATA) AL CUORE. E’ UNO CHE NON MOLLA (ANCHE SE SEGNA POCO) – VIDEO -



Molti sono stupiti dal costo di Angelo Correa: 40 milioni, che diventeranno 50 attraverso bonus facilmente raggiungibili e potrebbero lievitare addirittura fino a 55. Un grande affare per l’Atletico Madrid, che lo ha pagato 7,5 milioni cinque anni fa quando lo ha acquistato dal San Lorenzo; un’operazione di grande fiducia da parte del Milan, che ha investito su di lui molto più dei 30 milioni incassati dalla cessione di André Silva al Monaco. Giocherà seconda punta, alle spalle di Piatek. Dovrà compiere un salto di qualità per il numero dei gol: ne ha fatti appena 20 nelle 130 partite che ha disputato nell’Atletico.

Ma non tutte queste gare le ha giocate per intero e, soprattutto, nel 4-4-2 di Simeone lo tenevano lontano dalla porta, a fare l’esterno di centrocampo. Lotterà per rilanciarsi, Angel Correa, del resto è abituato a combattere per emergere. È stato grazie al talento ma anche alla tenacia che è venuto fuori dal quartiere povero di Rosario nel quale è cresciuto e dove ha visto morire il padre e uno dei dieci fratelli.

È stato anche per merito del carattere che ha superato lo choc di un intervento al cuore per un tumore benigno, che gli hanno diagnosticato nell’estate del 2014, appena arrivato in Europa. Lo ha aiutato la fede. Un anno prima di partire per Madrid, nel 2013, è stato cresimato da Bergoglio, che all’epoca era vescovo e non ha mai nascosto la sua passione per il San Lorenzo.

A causa di quell’intervento al cuore, effettuato a New York (e di cui si vedono le tracce in alcune sue foto a torso nudo), Angel Correa è rimasto fermo quasi sei mesi. Ha ricominciato ad allenarsi a dicembre, non è tornato in campo in una partita vera con l’Atletico fino alla stagione successiva ma è riuscito a trascinare l’Argentina al trionfo nel Sudamericano Under 20. E’ uno che non molla, non c’è che dire. Anche se segna poco.