Enrico Chillè per www.leggo.it, 22 luglio 2019
PERCHÉ LE ZANZARE PUNGONO SEMPRE SULLE CAVIGLIE? – UNO STUDIO SPIEGA PERCHÉ GLI INSETTI PREDILIGONO ALCUNE PARTI DEL CORPO, COME GINOCCHIA, GOMITI, COLLO E SOPRATTUTTO CAVIGLIE – I MICROORGANISMI PRESENTI SULLA NOSTRSA PELLE EMETTONO DELLE MOLECOLE CHE NON SONO DISTRIBUITE IN MANIERA OMOGENEA SUL CORPO. MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO, NON STRETTAMENTE CHIMICO-BIOLOGICO… -
Siete bersagliati dalle zanzare e vi siete accorti che vi pungono soprattutto sulle caviglie? C'è più di un motivo e la scienza è in grado di spiegare perché le zanzare colpiscono l'uomo in aree apparentemente impensabili. Le caviglie in primis. Ma tra gli obiettivi sensibili degli insetti appartenenti alla famiglia delle Culicidae ci sono anche le ginocchia (in particolare le parti laterali e posteriori), i gomiti e la parte posteriore del collo. Ecco perché le zanzare 'prediligono' alcuni punti del corpo rispetto ad altri.
A spiegarlo ci pensa uno studio, pubblicato qualche anno fa sulla rivista scientifica Cell e svolto da alcuni ricercatori dell'università della California. I motivi per cui le zanzare tendono a pungere in determinati punti del corpo rispetto ad altri sono sia di natura chimico-biologica, sia di natura 'pratica'. Le zanzare, di ogni genere, possiedono antenne dotate di centinaia di diversi recettori, in grado di individuare le sostanze chimiche emesse dal corpo. Quando l'uomo respira emette andidride carbonica, ma lo fanno anche i pori della pelle, anche se in modo diverso per ogni parte del corpo: ed è proprio questo il vero e proprio 'richiamo' per le zanzare.
I microorganismi presenti sulla nostra pelle emettono delle molecole in grado di attirare le zanzare, ma non sono distribuiti in modo omogeneo sul nostro corpo. Questo spiega perché le zanzare tendono a pungere in alcuni punti del corpo, ma non è l'unico motivo. Oltre alle ragioni strettamente chimico-biologiche, infatti, ce n'è una decisamente più semplice: le zanzare tendono a pungerci nei punti che sfuggono alla nostra vista e quindi alla nostra attenzione, come, appunto, la parte posteriore delle ginocchia o le caviglie.