Anteprima, 22 luglio 2019
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Biografia di Ágnes Heller
Ágnes Heller (1929-2019). Filosofa ungherese. Figlia di una colta famiglia borghese ebraica, fu perseguitata dal regime di Horthy. Dopo l’invasione tedesca, insieme alla madre scampò alla deportazione ad Auschwitz-Birkenau, mentre il resto della famiglia fu sterminato. Allieva del filosofo marxista Gyorgy Lukács, diventò una dei principali esponenti della Scuola di Budapest, corrente critica del socialismo. Nel 1977 andò a insegnare in Canada, e solo dopo anni di esilio tornò a fare la pendolare tra il Nordamerica e l’Ungheria. «Nel corso degli anni Settanta era stata un’autrice molto apprezzata dagli intellettuali di estrema sinistra, in Italia e altrove, perché la sua teoria dei bisogni offriva una lettura del marxismo in sintonia con le esigenze espresse dalla contestazione del Sessantotto. Poi però l’evoluzione del suo pensiero in senso liberale, accompagnata da taglienti critiche all’ideologia pacifista, aveva raffreddato quelle simpatie fino a spegnerle. E dopo l’11 settembre 2001 era stata persino accomunata ai neoconservatori per via della sua ferma denuncia del fanatismo islamico» [Carioti, CdS]. Negli ultimi anni era entrata in aperto conflitto con il premier sovranista Viktor Orbán, che l’aveva estromessa dall’università. Morta durante una nuotata nel lago Balaton.