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 2019  luglio 22 Lunedì calendario

I danni della depilazione intima totale

È una pratica sempre più diffusa, e sono sempre di più le donne che la scelgono. La depilazione totale del pube, delle grandi labbra e del perineo, è diventata una vera mania, una drastica scelta per eliminare ogni singolo pelo, eseguita per piacere di più al propio partner, per poter indossare costumi super sgambati al mare, od anche per sentirsi più pulite e a posto, senza sapere che questo tipo di rasatura nasconde moltissime insidie e addirittura può essere dannosa per la salute. I peli non sono mai “superflui”, e se la natura ne ha predisposto nelle parti intime di tipo più spessi e robusti di quelli che abbiamo in altre parti del corpo, un motivo ci sarà, perché quel triangolo peloso svolge funzioni molto importanti, e le principali sono quella di protezione dai batteri ed infezioni, e quella di richiamo sessuale. L’allarme verso la depilazione intima totale arriva dal mondo scientifico, con un articolo pubblicato sul The Indipendent dagli ostetrici e dai ginecologi del Royal College, che mette in guardia uomini e donne sui possibili rischi che si possono incontrare in caso di epilazioni genitali prolungate o definitive, dimostrando come i peli pubici, con la loro flora batterica locale saprofita, rappresentino una barriera naturale contro gli agenti esterni del nostro organo di riproduzione, oltre ad essere un “cuscino protettivo” per la pelle sensibile della zona, il quale ha anche una funzione termoregolatrice, con il compito di mantenere adeguati livelli di umidità, impedendo il proliferare di lieviti e funghi, difendendo i genitali da eventuali germi che ne vengano a contatto, intrappolandoli nel folto cespuglio, prima che facciano danni. Infatti la mancanza totale dei peli pubici può favorire l’avvicinamento, la risalita e la penetrazione di microbi e di virus all’interno del nostro corpo, ed accanto a follicoliti, peli incarniti, piccoli ascessi e reazioni cutanee dovute alle sostanze irritanti contenute dei prodotti per la depilazione, i problemi più frequenti sono la comparsa di piccole lacerazioni delle mucose dovute allo strappo della ceretta, seguite da ustioni, arrossamenti o irritazioni cutanee, specie delle grandi labbra, tutte lesioni che attirano i microbi, e che, se non curate adeguatamente, possono facilmente infettarsi, o contaminarsi per la nota vicinanza con le urine. Generalmente i peli sono visti come poco igienici dal 60% delle donne e lo stesso vale per gli uomini, e dai dati delle ultime ricerche, condotte su oltre 7.400 persone di entrambi i sessi, ben il 66% dei maschi ha provato una depilazione intima, ed uno su quattro almeno una volta ha avuto patologie a seguito di tale pratica ed ha avuto bisogno del medico per risolverle.I problemi infatti sono più frequenti in chi sceglie la rasatura integrale, e più il pelo è villoso più si depila spesso, al punto che molti soggetti ricorrono alla depilazione al laser, un metodo di epilazione progressiva e permanente, che agisce sul bulbo pilifero soffocandolo e bruciandolo, riducendo in tale modo la ricrescita del pelo fino all’80%. Dopo l’epilazione manuale o meccanica, andrebbe applicata sempre una crema lenitiva, e se la depilazione è stata effettuata con luce pulsata o laser è necessario spalmare una crema antinfiammatoria per i tre giorni successivi, evitando l’esposizione al sole, l’applicazione di profumi, prodotti aggressivi o sostanze irritanti. La depilazione intima risulta irrinunciabile per oltre otto donne su dieci, anche se non tutte ricorrono a quella integrale, forse temendo il dolore, ma l’85% elimina i peli pubici regolarmente e a radersi sono soprattutto le giovanissime, con cerette “hard” più o meno estese, e lo stesso vale per gli uomini, sottovalutando od ignorando il fatto che chi ricorre alla eliminazione totale del tappeto pilifero rischia di più di contrarre il Papilloma Virus, le verruche genitali, l’herpes genitale, o i vari tipi di micosi cutanee e mucose, e l’assenza totale di peluria pubica contribuisce e favorisce la proliferazione batterica. Inoltre i peli dei genitalii hanno la finalità di trattenere gli odori, di favorire l’accoppiamento, essendo un evidente richiamo sessuale, e di evitare lo sfregamento e l’irritazione cutanea durante i rapporti. La zona inguinale infatti, essendo ricca di ghiandole sudoripare secernenti sostanze chimiche chiamate ferormoni, produce afrori più forti durante l’eccitazione e l’attrazione sessuale, e il genere umano è l’unico tra i mammiferi ad avere peli pubici. Inoltre gli odiati peli svolgono una importante funzione percettiva, poiché sono capaci di captare stimoli tattili altrimenti impercettibili, grazie ad una fitta rete nervosa che li circonda e che opera come una sorta di leva che amplifica gli stimoli tattili, ma tutti i peli del nostro corpo hanno una precisa funzione protettiva delle zone particolarmente delicate (ciglia e sopracciglia, peli del naso e delle orecchie, peli ascellari), mentre quelli del corpo, come anche quelli pubici, hanno anche il compito di termoregolazione e protezione dal freddo, trattenendo ed ostacolando la perdita di calore corporeo locale. Eppure, secondo una ricerca di Ashmen, pubblicata dall’HuffingtonPost, che indaga i gusti maschili, solo il 41% degli uomini apprezza le parti intime completamente depilate, il 38% trova che i peli possano essere eccitanti, mentre The Wire ha addirittura lanciato un appello per il “Rinascimento del pelo”, rivalutando il suo antico significato erotico, ed esortando le donne a rendere di nuovo visibili i peli pubici, pubblicando un sondaggio che punisce clamorosamente l’esilio forzato o la crescita impedita della peluria del monte di Venere, per tornare a far sognare, a parlare di desiderio, restituendo al pelo pubico il suo significato simbolico ed intrigante. Perché il paradosso è che questo triangolo peloso, che noi donne strappiamo, bruciamo, polverizziamo, dal punto di vista medico, sessuale, erotico ed estetico, è il meno superfluo di tutti i peli del nostro corpo.