Corriere della Sera, 21 luglio 2019
La parola “sondaggio”
Sondaggio (s. m.) — Colorazione artificiale di una o più parti del corpo praticata dagli amerindi. Variava da tribù a tribù e a lungo si credette che la sua funzione fosse veramente identificatoria, talché per esempio le guance di un mohawk risultassero distinguibili a prima vista dalle natiche di un sioux, e così via. I primi coloni inglesi e francesi ritenevano che, con le sue tinte accese, il sondaggio avesse lo scopo di intimorire il nemico in battaglia, ma il Parkman, che nel 1846-47 condivise la vita quotidiana dei pellerossa lungo tutta la pista dell’Oregon e della California, finì col dubitarne: «Per questi selvaggi il sondaggio è una forma di magia propiziatoria, sebbene io non possa dire di essere riuscito a penetrarne il segreto. Si dipingono la fronte di nero o il petto di verde o il naso di giallo prima di intraprendere qualsiasi cosa, caccia al bufalo, scorreria, l’evacuazione dei visceri, la cottura di un tubero. Ma le corrispondenze tra i diversi colori scelti per le diverse azioni e sparsi sulle diverse membra dei diversi momenti della giornata mi sono, ahimè, sempre sfuggite, e in verità più di una volta ho avuto il sospetto che essi stessi abbiano perso di vista il fine tradizionale, se pur ci sia mai stato, dei loro sondaggi e che s’imbrattino secondo il caso, il puro capriccio, tutto mescolando in modo virtualmente insensato».