Il Sole 24 Ore, 20 luglio 2019
Il rating patriottico delle agenzie cinesi
Tutti coloro che invocano la creazione di un’agenzia di rating italiana, che sappia valutare (e valorizzare) i bond e i titoli di Stato italiani, dovrebbero soffermarsi un attimo sulla storia del gruppo cinese Jinggong. Si tratta di un gruppo privato (con business vari che vanno dal settore costruzioni, all’aviazione fino al vino) che due agenzie di rating cinesi – secondo quanto scrive Reuters senza dire quali agenzie – valutano nel campo delle «AA». Per capirci: secondo gli analisti cinesi, il gruppo Jinggong ha un’affidabilità altissima. Quasi granitica. Talmente elevata che pochi giorni fa il gruppo Jinggong è andato in default, mandando insolventi 11 bond per 5,6 miliardi di yuan. Gli analisti cinesi qualcosa avevano fiutato, certo, dato che qualche declassamento era recentemente arrivato. La puzza di bruciato l’avevano sentita anche loro. Ma il rating restava nel campo delle Doppie A: che a tutto prelude, tranne che a un default imminente. È vero che di cantonate ne hanno prese tante anche le grandi agenzie di rating americane come Moody’s e Standard & Poor’s, ma la storia cinese deve far riflettere. Il patriottismo, nel mondo dei rating, può far rima con scarsa credibilità.