ItaliaOggi, 20 luglio 2019
Ridare una casa agli homeless. Il modello finlandese
I senza tetto per le strade di Helsinki non si vedono praticamente più. La capitale della Finlandia, circa 650 mila abitanti, negli ultimi dieci anni ha abbattuto il numero degli homeless di circa il 40% e il modello adottato sta diventando un caso studio. Al fenomeno finlandese Bloomberg ha recentemente dedicato un servizio.A Helsinki il problema casa è stato approcciato in modo più diretto: il governo ha costruito più abitazioni e le ha messe a disposizione delle persone disagiate con criteri diversi da quelli normalmente diffusi. La Finlandia, infatti, è un avamposto del movimento Housing First lanciato negli Stati Uniti da Sam Tsemberis, psicologo di origini greche cresciuto a Montreal, impegnato nell’assistere i malati di mente, molti dei quali finiscono per strada. Come ridare autonomia e indipendenza a queste persone? «Abbiamo iniziato a chiedere ai senzatetto che erano malati di mente ciò che desideravano», spiega Tsemberis a Bloomberg, «e la loro prima risposta è stata: l’alloggio. La casa, quindi, invece di un premio alla fine di una serie di passaggi, doveva diventare una priorità».
Dal Canada alla Nuova Zelanda sono circa una ventina i paesi che adottano metodi simili all’Housing First. In Finlandia, nazione da 5,5 milioni di abitanti, sono circa 500 le persone che attualmente dormono per strada. «Quello che i finlandesi hanno fatto è stato investire nella prevenzione», ha aggiunto lo psicologo. «Hanno iniziato a sovvenzionare gli affitti prima che le persone perdessero le loro abitazioni, per esempio».
Per raggiungere l’obiettivo sono state costruite case popolari: attraverso tre programmi, dal 2008 a oggi, ne sono state realizzate circa 7 mila. In Finlandia restano ancora più di 5 mila persone senza un’abitazione, più di otto su dieci dormono sul pavimento o su un divano a casa di amici o parenti. L’obiettivo del governo è di sradicare il fenomeno degli homeless entro il 2027.
In Europa, invece, la problematica continua ad avere ben altre proporzioni: dal 2010 al 2017, negli anni della grande crisi, il numero di senzatetto in Inghilterra è aumentato del 48%, del 25% in Germania, mentre nell’ultimo decennio di circa il 50% in Francia. In Italia, secondo le stime dell’Istat, sono circa 50 mila e il loro numero è più o meno stabile negli ultimi anni; sono concentrati per quasi il 40% tra Milano e Roma.
Nel 2014 è nata la rete Housing First Italia e attualmente sono 33 le realtà aderenti in 11 regioni, per circa 600 persone inserite in appartamenti autonomi dislocati nelle varie città.