Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  luglio 19 Venerdì calendario

Splende la luna di Giampiero Mughini

Giampiero Mughini è nato a Catania.
Ci sono alcuni dati di fatto incontrovertibili da cui ci piace partire: quando qualcuno di minimamente famoso lascia codesto bislacco Paese per questioni naturali (ovverso, schiatta), quello viene immediatamente celebrato da noialtri imbroglioni come se si trattasse del più grande uomo passato sulla faccia della terra, un Santo, un apostolo. Insomma, il vip di turno che lascia codesta Terra, per almeno 24 ore pare una specie di Padre Pio. Questo discorso vale ancora di più quando ci lascia un grande della cultura: lo celebriamo non tanto (o comunque non tutti) in quanto «grande», ma solo per far capire ai nostri seguaci che noialtri siamo grandi quanto lui. Copiamo la citazione, diciamo «ho letto tutti i suoi libri». Lo facciamo per noi, più che per lui. Ecco, il barboso preambolo serve come il pane perché ci fa capire esattamente cosa accade attualmente nella tv italiana. L’altra sera su Retequattro è andata in onda la prima puntata di Quelli della Luna, uno speciale in quattro parti che prende a prestesto il 50° anniversario dello sbarco sul satellite per raccontare le storie dei grandi sportivi, italiani e non. L’incombenza del «presentare» è stata affidata nientepopodimeno che al giornalista, scrittore, pensatore, eccetera, Giampiero Mughini, all’esordio da conduttore alla veneranda età di 78 anni. Ebbene, questa trasmissione lunare è stata vista da 505mila persone (2,8% di share) ed è la riprova che ci piace assai parlare di «qualità», amiamo molto riempirci la bocca con gli aggettivi e la retorica, ma poi, alla prova del Nove, preferiamo tutti guardare Gustavo e Marisa che limonano come pazzi all’Isola dei Cornutazzi (programma inventato, ma ci siamo intesi). Ecco, con tutto il rispetto, trattasi di tele-follia (o tele-ipocrisia). Quelli della Luna è un programma eccellente che alterna il racconto in puro stile Sfide alla narrazione di Mughini. Quest’ultimo può stare simpatico o sulle balle, ma quando ci si mette va «oltre»: oltre la mediocrità, oltre il linguaggio-comune, oltre la piattezza generale che ormai copre i palinsesti come cenere sulla salita per l’Etna. Prendete i servizi della prima puntata: da Valentino Rossi a Francesco Totti, da Tiger Woods a Paolo Rossi, da Federica Pellegrini a Cristiano Ronaldo, da Jonathan Bachini a Lance Armstrong, fino a Davide Astori. Tutte storie diverse, tutti racconti «puliti», capaci in linea teorica di arrivare anche agli appassionati di Malattie Orrende (programma inventato, ma ci siamo capiti) che però hanno preferito la storia di una grande obesa di 250 chilogrammi piuttosto che farsi del bene col programma di Retequattro. Così ha detto il giornalista e conduttore, a un certo punto: «Non navigate nell’oceano di sterco tv da cui purtroppo siete avvolti, restate qui!». Ci ha provato, Mughini, ma ormai siamo oltre Don Chisciotte, siamo pompieri che combattono con l’acqua contro la centrale di Chernobyl. Ma fa nulla, noi insistiamo: questa Luna merita di essere vista.