ItaliaOggi, 19 luglio 2019
Diritto & Rovescio
Il G7 continua a riunirsi, anche questa settimana, ma è sempre più un guscio vuoto. Nato negli anni 80, riuniva sette paesi (Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Canada) e si definiva (non certo a caso, allora) come l’organismo delle sette «prime potenze industriali del mondo». Forte di questa potenza, il G7 si proponeva come «il direttorio dell’economia mondiale». Tutto questo gruppo autocompiaciuto di paesi è saltato per aria a partire dall’autunno 2008, l’anno della grande crisi. Infatti sullo scenario internazionale si è nel frattempo affermata una grande potenza come la Cina. Ma anche l’India, che pure sta crescendo in fretta e dispone di una popolazione immensa, è fuori dal G7 di cui invece fa parte il Canada. Il G7 andrebbe abolito e sostituito dal solo G20 che è più rappresentativo anche se l’ultimo incontro a questo livello ha dimostrato che i soli paesi che contano nel G20 (e che quindi impongono la loro musica) sono due: Usa e Cina. Gli altri stanno a guadare. Anche se Macron fa finta di non averlo capito, il poveretto.