Corriere della Sera, 19 luglio 2019
Ricordare Pim Fortuyn, gay, dandy e populista
Caro Aldo,
sono passati 17 anni dall’assassinio di Pim Fortuyn e, le confesso, continuo a credere che non solo l’Olanda ma la stessa Europa abbiano perso un possibile grande leader. Qualcuno potrà rinfacciarmi che Fortuyn sia stato un precursore dei populisti e dei sovranisti odierni. Ritengo invece che sia stato l’antesignano della sintesi di ciò che manca proprio alla politica europea odierna. Il suo essere dichiaratamente gay, difensore dei diritti civili, ed al contempo strenuo difensore dell’identità nazionale olandese, ma anche europea ed occidentale, lo rendeva e lo rende proprio l’esempio che i soliti schematismi ideologici non hanno ancora imparato a seguire soprattutto a sinistra. Ha avuto modo di conoscerlo?
Mario Taliani
Caro Mario,
mi pare giusto ricordare la figura di Pim Fortuyn, personaggio in effetti originalissimo, assassinato a 54 anni. Omosessuale dichiarato, un po’ dandy, è considerato il fondatore dell’estrema destra olandese. Polemizzava con gli islamici perché, diceva, «loro mi considerano meno di un cane». A un maghrebino che in tv gli chiese cosa sapesse dei giovani musulmani, Fortuyn rispose che ne aveva una conoscenza approfondita. Frequentava infatti assiduamente – insieme con giovani di ogni etnia e religione – i locali gay di Rotterdam, in particolare il Boys e il Kay Palace: non sopportandone gli arredi che trovava kitch, progettò anche di comprarlo, licenziare tutti e ribattezzarlo «Palace on the Maas» (il Maas sarebbe la Mosa, il fiume che presso Rotterdam sfocia nel Mare del Nord). Va detto che Fortuyn detestava essere paragonato a Jean-Marie Le Pen. Non si considerava fascista ma liberale. Amava portare pellicce e fu un animalista, non un fanatico islamico, ad assassinarlo. Andai a raccontare come l’Olanda reagì alla sua morte. L’emozione popolare fu immensa. Sotto la sua casa di Burgerplein sfilava una grande folla, ognuno portando un peluche, un biglietto ma soprattutto fiori: girasoli, rose, tulipani, ovviamente i tulipani. Al funerale il corpo fu esposto davanti all’altare, in smoking. Pochi giorni dopo si votò per il Parlamento, Fortuyn ebbe una valanga di preferenze anche se era morto, il suo partito ebbe un risultato record, ma ovviamente si sciolse presto. E la storia della destra olandese prese tutta un’altra piega.