la Repubblica, 17 luglio 2019
Alitalia, Atlantia prepara il piano contro le perdite da 500 milioni
C’è un dato in evidenza sulla scrivania di Giovanni Castellucci, l’ad di Atlantia che sarà il socio privato italiano della nuova Alitalia: la compagnia perde ogni anno mezzo miliardo di euro a livello di Ebitdar (Ebitda, ossia il risultato operativo lordo, più i costi di noleggio degli aerei). Un dato inaccettabile per il manager che guida Atlantia, che va invertito di segno al più presto.
I quattro” quasi soci” – in attesa del consorzio vero e proprio – hanno solo due mesi per correggere la rotta dell’abbozzo di piano che Delta, e Air France-Klm stanno mettendo a punto con la supervisione di Ferrovie dello Stato. E Castellucci vuole idre subito la sua, forte anche di una partecipazione di Atlantia che dovrebbe aggirarsi attorno al 35%, con un esborso ipotizzato di circa 350 milioni: già domani incontrerà i commissari Alitalia per mettere a punto un calendario di interventi.
I nodi da affrontare sono molti. Le indiscrezioni danno per scontata una ulteriore riduzione della capacità offerta dalla compagnia, ma con ricavi in aumento. In pratica si taglia la flotta di 18 macchine, tre delle quali di lungo raggio, mantenendo o ampliando i collegamenti, grazie ad un incremento dell’utilizzo di equipaggi e aerei. Ma questa strada non genera mai un miglioramento dei margini, anche a parità di ore volate. Del resto razionalizzazioni di questo genere erano già state tentate, inutilmente, in passato dalla Alitalia di Roberto Colaninno e da quella in salsa Etihad.
Il piano industriale abbozzato finora ha in programma il mantenimento delle rotte per Washington e il ripristino stagionale della San Francisco, per contrastare i concorrenti United-Lufthansa. Di pari passo verrebbero tagliati collegamenti di lungo raggio per Johannesburg, New Delhi, Santiago del Cile, Abu Dhabi e Pechino, alcuni dei quali aperti di recente dai commissari Alitalia. L’ingresso della rete di Ferrovie dello Stato cancellerà anche alcune rotte nazionali verso Roma e sostituite dai treni. Tagli anche su Linate: via le tratte con Ginevra, Lussemburgo, Pescara, Reggio Calabria, Trieste.
Il piano punterebbe anche a mantenere in vita le connessioni da Linate verso Parigi per i voli intercontinentali, riducendo il traffico su Fiumicino e quindi comprimendo anche i ricavi di Aeroporti di Roma, controllata da Atlantia, a vantaggio dei voli Sky Team operati dai francesi. Ecco perché Castellucci del 35%, proverà a raddrizzare verso la qualità e anche la quantità dei servizi offerti dall’Italia, il nuovo network. Tra le voci più preoccupanti per il personale c’è anche quella sullo smantellamento degli uffici (comprese le vendite) a favore del network Delta-Air France-Klm, con mille esuberi potenziali. E nel frattempo, mentre l’Anp (piloti) plaude all’ingresso di Atlantia e la Uilt chiede un piano industriale «vero», la Consob ha risposto alla deputata Pd Raffaella Paita, spiegando di aver avviato un’indagine per verificare l’impatto delle dichiarazioni su Atlantia («è decotta»), rilasciate qualche settimana fa da Luigi Di Maio.