Il Sole 24 Ore, 17 luglio 2019
I primi Rhino-bond per salvare i rinoceronti
A Wall Street, a fianco del celebre Toro, forse un giorno vedremo la statua di un rinoceronte. Perché questi giganteschi animali sono entrati, a tutti gli effetti, nel ghota della grande finanza: sono stati infatti emessi infatti i primi «Rhino-bond», prestiti obbligazionari da 50 milioni di dollari che hanno l’obiettivo di evitare l’estinzione dei rinoceronti del Kenya e del Sud Africa. Il salvataggio della specie sarà anche il salvataggio degli investitori: il bond pagherà infatti capitale e interessi se la popolazione di rinoceronti aumenterà nell’arco di 5 anni. Il tasso d’interesse dipenderà dall’aumento dei rinoceronti. Per quanto riguarda il capitale, invece, il bond sarà diviso in due tranche: gli investitori che compreranno le prime perdite, perderanno parte dei soldi investiti qualora la popolazione di rinoceronti dovesse diminuire. Più calano i rinoceronti, insomma, più si riduce il capitale. Chi comprerà invece le altre tranche del bond, avrà il capitale rimborsato comunque. Gli organizzatori dell’operazione sono convinti che questa struttura potrebbe rivoluzionare gli sforzi per evitare l’estinzione di molte specie animali: perché unisce l’interesse finanziario dei privati all’interesse animalista. Rinoceronti, andate e riproducetevi. Per il bene di Wall Street...