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 2019  luglio 17 Mercoledì calendario

Stop a Londra al grattacielo-Tulipano di Norman Foster

Lo skyline di Londra è salvo. Almeno così la pensano tuti quelli che si sono battuti contro la costruzione del Tulipano, il grattacielo alto 305 metri disegnato dall’archistar Norman Foster che ieri ha ricevuto il no definitivo del sindaco Sadiq Khan. «Il beneficio per il pubblico sarebbe molto limitato – ha detto il suo portavoce – e il design è di qualità insufficiente per un luogo di tale importanza. Inoltre l’edificio potrebbe danneggiare la visuale della vicina Torre di Londra». 
La decisione mette un freno alla tendenza ad edificare con le forme più singolari, inseguendo record d’altezza. Evidentemente «Walkie talkie», il soprannome del grattacielo al 20 di Fenchurch Street, e «Cetriolo» (Gherkin) al 30 di St Mary Axe sono bastati ai londinesi. 
Il Tulipano, chiamato così perché assomiglia a un enorme fiore in vetro e acciaio, sarebbe diventato il secondo edificio più alto d’Europa: poco più basso di un altro grattacielo londinese, The Shard di Renzo Piano, inaugurato nel 2012. La consegna dell’opera era prevista nel 2025. 
Molto delusi Foster e il miliardario brasiliano Jacob Safra, che si era offerto di finanziare il progetto: «Ora ci prenderemo una pausa di riflessione per considerare i prossimi passi». 
Gongola, invece, Duncan Wilson, dell’agenzia governativa Historic England, che si era opposto all’opera: «L’edificio, che assomigliava a un palo con una protuberanza in cima, avrebbe causato un danno permanente e irreversibile allo skyline di Londra». 
Le intenzioni dell’architetto erano di aggiungere un punto panoramico a 360 gradi sulla città. Nel fiore di vetro in cima alla torre erano previsti 12 piani di bar, ristoranti e una struttura educativa gratuita riservata ai bambini delle scuole statali di Londra.
Segnali negativi sul progetto erano arrivati già lo scorso febbraio, quando la Greater London Authority aveva giudicato «incongruo» e «troppo originale» il design. Ad aprile, però, le autorità urbanistiche del distretto finanziario avevano raccomandato di approvare la costruzione, riaccendendo le speranze degli ideatori. Fino al’epilogo di ieri.