ItaliaOggi, 16 luglio 2019
La Francia tasserà i voli per dare risorse ai treni
Un’ecotassa tra 1,5 e 18 euro su tutti i decolli a partire dal 2020. La Francia tasserà i biglietti aerei per dare più risorse al trasporto su rotaia. La tassa, come ha annunciato il ministro dei trasporti Élisabeth Borne, si applicherà a tutti i voli in partenza dalla Francia e a tutte le compagnie aeree, ma non riguarderà le corrispondenze, i collegamenti per Corsica e Oltremare e i voli provenienti dall’estero. In dettaglio, i vettori pagheranno 1,5 euro per un volo effettuato in Francia o in Europa in classe economica e 9 euro in classe business. Per i viaggi al di fuori dell’Unione europea il prelievo salirà a 3 euro in economica e a 18 euro in business.L’ecotassa dovrebbe portare nelle casse dello stato francese 180 milioni di euro all’anno, che saranno destinati a investimenti in infrastrutture di mezzi di trasporto più ecologici, come il treno. In particolare l’esecutivo si è proposto di raddoppiare la capacità dei trasporti regionali entro il 2030.
La misura però non solo divide il mondo politico, ma ha provocato vive proteste nel settore aereo. Air France, controllata al 14,3% dallo stato, giudica la tassa «incomprensibile» ed «estremamente penalizzante»: secondo la compagnia, essa rappresenta un sovracosto di oltre 60 milioni di euro all’anno. Critica anche easyJet, secondo cui il prelievo peserà sull’attrattività della Francia. «Si tratta della quarta tassa ecologica per le compagnie francesi, che saranno le più penalizzate dalla misura», ha detto a Le Figaro Alain Battisti, presidente della Federazione nazionale dell’aviazione mercantile. Secondo i suoi calcoli, un biglietto Parigi-Nizza da 100 euro comprende già oltre il 50% di tasse, contro il 30% dei biglietti di compagnie svedesi o olandesi. «Con questo nuovo prelievo ci avvicineremo al 60%. Il governo fa la scelta di una ecologia punitiva che tende a riservare il trasporto aereo ai più ricchi».