il Fatto Quotidiano, 16 luglio 2019
L’italiano incerto dei tormentoni
“Mi’ nipote l’altro giorno m’ha stordito co’ la canzone de uno… Sarò vecchio io, ma nun je la faccio”: il tassista regola il volume della radio mentre cerca di riacciuffare il nome che l’ha indisposto. Lo trova: “Quello de Ostia lido”. Quello di Ostia lido, J-Ax, ha confezionato uno dei singoli dell’alta rotazione radiofonica dell’estate 2019. Uno di quelli che prenderà per sfinimento gli stessi avventori che racconta, quelli che sognano Puertorico, ma si fanno andar bene il lungo mare laziale, perché quello passa il convento. E in questa delicatissima critica alla società dell’apparenza – Tutti parlano di fare la vacanza colta, ma poi alla fine vanno dove c’è gnocca – ritaglia anche spazio per il rigurgito proletario –: No ombrelloni né money, money neanche per gli asciugamani/Invece dei castelli con la sabbia, facevamo case popolari – e per l’amore: Ma io sono lo scoglio e tu la mia cozza.
Si meraviglia dei suoi stessi cliché, J-Ax, tipo che la “tipa col bikini in seta” si ecciti per l’opera di Baudelaire o Calcutta. Peccato che intanto Calcutta piazzi una Sorriso (Milano dateo) con la quale rinnova se stesso e pure tre quarti del restante panorama. Stacce, si dice a Ostia lido. Ma per ogni D’Erme e per ogni Calipso, altra buona produzione di Charlie Charles, Dardust e il trio d’assi Fabri Fibra, Sfera Ebbasta e Mahmood, c’è un’altra hit da farci perdonare.
E si capisce che il tassista di cui sopra, cresciuto a live di Zappa e Fossati, le mal digerisca. Prendi Giusy Ferreri, che lo scorso anno abbiamo lasciato in una favela e adesso, altrove, prega di nuovo qualcuno di agire in base alle previsioni meteo: Tu dimmi che vuoi restare con me, se il mare è blu, voglio andarci con te. E lasciatela andare, fin tanto che scomoda i brani della tradizione keniota (Jambo Bwana) che erano molto meglio nella versione originale che in questo remix dei seppur capaci prezzemolini Tagaci & Ketra. Risponde colpo su colpo un’altra affezionata della spiaggia – pardon, de la “Playa” – Baby K. Anche lei come Giusy si dimena tra tramonti sudamericani e giungle e difficoltà da campo estivo: “Sei già nella testa/E allora dimmi com’è che si fa a nuotare/Se ho bisogno di te in questo mare”. “L’allenamento in palestra stamattina mi ha messo a durissima prova. Ho portato il mio corpo e la mia mente quasi al limite ma dopo quaranta minuti ho chiesto gentilmente di togliere dallo stereo la playlist “Hit Estate 2019”: twittava Ghemon il 12 luglio. Dagli torto. Perché cose belle ce ne sono, prendi Levante con Carmen Consoli, ne Lo stretto necessario, ma le hit sono altre. Come quella di Irama che, tutto cuori di latta e romanticismo per l’inverno, si veste da Arrogante per indossare il costume: “Sono stato troppo crudo/Come un taglio con il sale/Ma la voglia che ho di prenderti/E di farti mia non mi fa ragionare”. Compiti per l’estate: rivedere il linguaggio.
I Boomdabash, che il tormentone estivo lo avevano tirato già fuori dal palco di Sanremo a febbraio, dopo mesi offrono un cocktail annacquato. Tirata in causa Alessandra Amoroso hanno deciso di intitolare Mambo Salentino un testo che rimbomba di vuoto cosmico. Un’infilata di cliché sull’estate in Salento che vien da rimpiangere tutte le serate di quart’ordine di pizzica organizzate negli ultimi dieci anni in ogni italico angolo: L’Autostrada del Sole mi riporta da te/ Quanta fretta che c’ho, è il mio quinto caffè/ Quando torno non voglio un minuto di stress/ Penso solo a star bene, tu sei peggio di me. Come contrappasso, si propone l’ascolto reiterato di Francesco Facchinetti che pronuncia “lu sule, lu mare, lu ientu”. Non si può non voler bene a Loredana Bertè, fosse per il fatto che, impicciata tra l’elenco del menù passaggio ponte e un mare che l’ha sfiancata, dopo l’aranciata si schianta (testuale) Tequila e San Miguel. Regina del graffio. Ma la quota superalcolici la difendono anche Marracash e la principessa delle collaborazioni, Elodie. È affidato a lei il ritornello di Margarita: Con quell’aria delicata/Con un fiore tra le dita/Bevi un altro Margarita/Poi mi dici che è finita”. E Temptation Island muto.