Corriere della Sera, 14 luglio 2019
Mostro di Firenze, inchiesta finita
Mostro di Firenze: otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze. La Procura ha chiesto l’archiviazione per gli ultimi due indagati Giampiero Vigilanti, 89 anni, ex legionario, e Francesco Caccamo un medico di 88 anni. Una decennale e tragica vicenda viene chiusa in un sarcofago.
Definitivamente?
Chi può saperlo. Comunque, se a livello giudiziario sembra l’epilogo amaro di una lunga storia, nell’immaginario degli italiani, soprattutto dei toscani, e soprattutto dei fiorentini, rimarrà una macchia nera indelebile. Nel tempo questa faccenda ha subito una incessante trasformazione, sia a livello giudiziario, sia nella fantasia della gente.
All’inizio si pensava a un delitto per gelosia, successivamente si passò all’idea che ci fosse uno squilibrato in circolazione, e passando dall’ipotesi di un gruppo di assassini si arrivò alla tesi della setta satanica. Ricordo molto bene il secondo omicidio, lo sgomento dei fiorentini. Ricordo bene anche gli altri delitti, l’errore dell’uccisione dei due ragazzi tedeschi omosessuali, il gioielliere scampato per miracolo alla morte perché aveva i vetri blindati. Ricordo molto bene anche i cartelli disseminati nei luoghi dove di solito i ragazzi andavano a fare l’amore in macchina, con un grande occhio e la scritta in cinque lingue: «Occhio ragazzi, pericolo di aggressione».
I primi tempi i ragazzi, per non isolarsi, in zone cittadine non troppo appartate, formavano grandi gruppi di automobili parcheggiate una accanto all’altra, con i vetri schermati da fogli di giornale. Poi ci fu un cambiamento nel costume, a dimostrazione che a volte anche il peggiore dei mali può generare qualcosa di positivo: tutte le famiglie, anche le più conservatrici, lasciarono liberi i loro figli, perfino gli adolescenti, di portare in casa fidanzati e fidanzate, che potevano chiudersi nelle loro camere per fare quello che avrebbero fatto in macchina.
Furono spazzati via tabù e moralismi: era più importante proteggere i propri figli da quel tremendo pericolo, piuttosto che continuare a conservare i vecchi costumi.
Moralismi
I genitori iniziarono a lasciare le case ai figli: meglio proteggerli, che far loro rischiare la vita
Quando i fidanzati arrivavano, i genitori dicevano: «Noi usciamo, torniamo tardi» e lasciavano la casa a disposizione dei ragazzi. Quella trasformazione delle «regole familiari» era stato pagato a caro prezzo. Ragazzi uccisi in modo atroce, mutilazioni intollerabili. Ma la verità non è mai venuta a galla.
Ci sono stati indiziati, accuse, illazioni, depistaggi, prove false, provocazioni, capri espiatori, indagini annullate, piste parallele, piste abbandonate, suicidi. Ma per adesso nessuna verità è mai rimasta intrappolata nella ragnatela formata da decine di libri, migliaia di articoli, interviste, programmi televisivi, inchieste, opinioni contrapposte di scrittori, giornalisti, criminologi, psichiatri, commissari e magistrati.
Probabilmente nessuno riuscirà mai a trovare la soluzione di questi omicidi, a meno che non accada come nel famoso romanzo di Dürrenmatt, La promessa, dove in punto di morte una vecchia signora fa chiamare un comandate di polizia. Prima di oltrepassare la soglia del «grande forse» vuole liberarsi la coscienza, e racconta la verità su alcuni terribili omicidi di bambine: lei sa chi è l’assassino, e sa anche che non ha ucciso l’ultima bambina perché mentre andava nel luogo dove l’avrebbe uccisa è morto in un incidente.
Ecco, solo in questo modo si potrebbe venire a sapere la verità sul mostro. Perché non si tratta di un mistero – i misteri appartengono alle religioni – ma di un segreto: qualcuno probabilmente sa benissimo chi è o chi sono i colpevoli (al di là degli unici due condannati, Mario Vanni e il reoconfesso Giancarlo Lotti), oltre ovviamente agli assassini stessi e ai loro eventuali mandanti.
L’unica cosa certa è che questa vicenda resterà nell’immaginario collettivo come Jack lo squartatore, e probabilmente, ogni tanto, anche tra alcuni decenni, qualcuno tirerà fuori una nuova teoria o una nuova ipotesi che però rimarranno senza soluzione. Questo grande segreto ha lasciato dietro di sé un solco pieno di sangue, ed è destinato a non essere mai veramente dimenticato.