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 2019  luglio 12 Venerdì calendario

Intervista al sindaco Alberico Gambino

Alberico Gambino è nato a Pagani (Sa).
Alberico Gambino è il sindaco più sfortunato d’Italia.
Ci metto passione, concretezza, sorriso. Ogni giorno mi faccio venire un’idea.
Lei ora è sindaco appena eletto e già decaduto di Pagani, città del Salernitano martoriata dalla camorra.
Questo lo dice lei.
Questo lo dice il ministero dell’Interno.
Lei riferisce un parere scritto dalla burocrazia. E se permette io sono di diverso parere.
Lei è legibus solutus?
Sarei decaduto perché incandidabile. Ma incandidabile in ragione di cosa?
Il suo Comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose.
Ecco, qui la voglio. Sciolto sulla scorta di un procedimento nei miei confronti che i giudici, alla fine di un calvario, hanno ritenuto inesistente. Assolto perché il fatto non costituisce reato. Ma io mi dico: se non costituisce reato allora quel fatto non è criminale. E se non c’è, tutti i provvedimenti che seguono sono viziati.
Seguendo questo filo lei si è fatto proclamare realizzando un bellissimo consiglio comunale nel cinema.
Questa è democrazia partecipativa.
Ha sostituito seduta stante il segretario comunale che riteneva lei un abusivo.
Nossignore. Il segretario aveva dei giorni di ferie arretrate e io, per non arrivare a gravare sulle casse già disastrate, l’ho messo a riposo. Altrimenti 17 giorni da monetizzare!
Lei cura il bilancio al centesimo. Ha fatto intervenire i carabinieri per portarlo via.
Ho solo messo in atto provvedimenti di legge.
Gambino, ama tanto la politica eppure tante sono le delusioni.
Amatissimo dalla mia città, vengo sospeso dall’incarico nel 2009 per una ingiusta condanna per peculato.
Aveva usato allegramente la carta di credito del Comune.
Assolto. Dopodiché le dico: in tre anni avrò speso sì e no 20mila euro e tutto per il bene comune.
Si fa eleggere consigliere regionale della Campania.
E neanche mi fanno entrare. Sospeso sempre per quella condanna di peculato.
Nel 2011 la tragedia.
Ventuno mesi tra carcere e domiciliari.
Addirittura voto di scambio politico-mafioso e altre cose brutte.
Tutto risolto, e come detto, sempre assolto.
Oggi è alla terza elezione da sindaco.
Amatissimo.
Amatissimo dalla gente e seguitissimo dalla Dia.
I poliziotti fanno il loro lavoro. I processi cui mi sono sottoposto dicono che sono innocente, pulito. Ed è un fatto. Ho la certificazione di qualità!
Neanche il tempo di festeggiare!
A un certo punto della vita uno si fa un po’ di conti e dice: sai che c’è? Lascio tutto e torno dai miei amori.
Lei ama la musica.
Batterista di Pino d’Angiò.
Capperi!
Trent’anni fa lo accompagnai in tournée. Date memorabili: Messina, Lucerna.
Lucerna? In Svizzera addirittura.
Lucera, vicino Foggia.