Libero, 11 luglio 2019
A Londra i cinesi guadagnano più degli inglesi
La Gran Bretagna non è un Paese per inglesi. O meglio, non lo è più, giacché nemmeno a casa loro gli inglesi, di origine e di discendenza inglese, sono quelli che in base a una scontata logica di anzianità guadagnano di più. Secondo infatti le indiscutibili cifre calcolate dall’Ufficio britannico per le statistiche nazionali, a parità di mansione i “gruppi etnici” che guadagnano di più nel Regno Unito sono i cinesi e gli indiani, con un bel margine di vantaggio rispetto ai “white british”, cioè ai bianchi originari. Se infatti un inglese viene pagato mediamente 12 sterline l’ora, un cinese ne prende 15,8 e un indiano 13,5. Seguono i “gruppi multietnici” che con 12,3 sterline l’ora guadagnano poco più dei “bianchi”. I media più allineati, come la Bbc o il Mirror, hanno preferito mettere in evidenza al contrario la parte bassa della classifica, dalla quale emerge che i pakistani e gli immigrati originari del Bangladesh sono quelli che guadagnano meno (circa 10 sterline l’ora), e lo hanno fatto con un certo tono d’accusa mettendo in evidenza le vene razziste dell’Inghilterra votata alla Brexit.
DISPARITÀ
Ma si dimenticano di sottolineare che più che altro è una questione di scolarizzazione, studi e quindi anche di soldi, non certo di razza. Chi viene da Paesi poveri come Pakistan o peggio ancora il Bangladesh non ha in linea di massima avuto le stesse opportunità di studiare in prestigiose università come i rampolli dei sempre più numerosi e dei sempre più ricchi cinesi o indiani. Perché il problema alla fine è proprio questo, e cioè che la Gran Bretagna sta diventando sempre più il paradiso dei miliardari che scelgono come residenza principale e fiscale Londra, ma allo stesso tempo anche l’inferno dei poveri, che dilagano a macchia d’olio nella provincia. Due numeri a confronto: da una parte quei 4.944 ricchi con un patrimonio di oltre 30 milioni di dollari (27 milioni di euro) registrati nel 2018 a Londra, la più alta concentrazione al mondo, e dall’altra quei 14 milioni di cittadini inglesi che vivono sotto la soglia di povertà rilevati lo stesso anno. Nel novero dei primi 4.944 gli inglesi stanno diventando la minoranza, a scapito appunto dei vari cinesi, indiani, russi, arabi ecc. Mentre tra i secondi gli inglesi originari sono ampiamente la maggioranza e sono quelli che tra gli altri, proprio nella provincia più povera e meno scolarizzata, hanno votato per la Brexit (e sono stati accusati dai londinesi delle peggiori nefandezze).
FUGA DA LONDRA
Quindi i cinesi e gli indiani studiano nelle migliori scuole del regno, si laureano nelle migliori università, e poi master e Phd uno dietro l’altro: loro possono più degli altri. E poi sul lavoro sono più concentrati, non pensano alla pinta che da buoni inglesi scoleranno poi al pub con gli amici dopo gli orari d’ufficio, si applicano e fanno gli straordinari, è anche una questione di mentalità. E alla fine guadagnano di più: secondo i calcoli del Telegraph tenendo per buone le paghe orarie dell’Ufficio di statistica i cinesi che lavorano in Gran Bretagna guadagnano mediamente quasi 10mila sterline in più all’anno rispetto ai “bianchi inglesi”, cioè 33mila pound contro 25 mila (si parla sempre di lordo). La Gran Bretagna dunque non è più un Paese per inglesi, e non solo perché guadagnano meno, ma anche perché le famiglie tradizionali sono costrette ad abbandonare la capitale dove i prezzi sono diventati insostenibili, a misura di ricco o di chi è disposto a condividere appartamenti e a sacrificare il proprio benessere, cioè perlopiù gli immigrati. Il risultato è che a Londra almeno in 10 quartieri non ci sono quasi più inglesi, che il 40% della popolazione della capitale è nata fuori dal Regno Unito e che lo stesso trend sta velocemente interessando anche il resto del Paese.
DIFFERENZE
Ma la verità è anche che l’Ufficio di statistica britannico pensando di svolgere un servizio politicamente corretto per il bene della comunità, non ha fatto altro che evidenziare differenze razziali che, secondo il registro politically, correct non esistono affatto. E ha sorvolato sul fatto che se ci sono delle differenze tra le retribuzioni queste sono dovute a ben altri e ovvi motivi, non a presunte discriminazioni razziali.