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 2019  luglio 10 Mercoledì calendario

In difesa di Balotelli

Una micidiale supercazzola giudiziaria si è abbattuta sulle terga dell’Uomo Che Non Voleva Dare Il Buon Esempio, Mario Balotelli. I suoi nuovi sculacciatori, cioè la polizia municipale di Napoli, lo hanno denunciato per i seguenti reati: istigazione a delinquere, gioco d’azzardo, abbandono di rifiuti, getto pericoloso di cose, inquinamento ambientale e forse qualcos’altro che al momento ci sfugge. La supercazzola è stata provocata, lo ripetiamo per i pochi che erano riusciti a non saperlo fino a ora, da un video postato lo scorso fine settimana sul profilo Instagram dal calciatore, nel quale lo si vede allungare duemila euro a un amico, tale Catello Buonocore (imprenditore che gestisce i pontili del porto di Stabia) perché si butti nel mare a cavalcioni di un motorino. Catello si è buttato, tutti hanno riso (su questo sì che potremmo aprire un’inchiesta) e pace. Nessuno si è fatto male, il motorino è stato ripescato, il video è stato pubblicato. Ma poi qualcuno lo ha mandato al Mattino di Napoli ed è partita una canèa che dura ancora oggi, e siamo a mercoledì. D’altra parte siamo a luglio, e quest’anno i notiziari sono in pressione per le barche dei migranti e i bisticci di governo, le cronache rinfrescanti di mezza estate languono. Non si è vista la pantera, la cui ombra compare, puntuale come i saldi, in zone balneari e lascia impronte misteriose, né fulmini che cadono e uno che era vicino si salva, gli ufo sono spariti da anni e di paparazzate neanche una, i vip si nascondono. Tutti, ma il Balo no. Per fortuna. Se non fosse che il motorino, che era abbastanza scassato, avrebbe versato un po’ di benzina (ce ne staranno un paio di litri?) e d’olio (un altro litro?) nel mare di Mergellina. Così, la minchiata del motorino, a causa dei (modesti) fluidi sversati, si è trasformata in una notizia di reato.

GOLIARDATA
Ora, non è che abbia fatto una cosa bellissima. Né una cosa divertentissima, avrà fatto ridere giusto il Balo e qualche amico con lo stesso spirito. Ma abbiano il sospetto che questa goliardiata abbia occupato tanto spazio non solo perché in questi giorni non c’è molto altro di non-tragico o non-angosciante di cui parlare. L’uomo, lo sappiamo, prudente non è, moderato neppure, il cavo che collega la lingua con il cervello è malamente saldato. Dovremmo sorridere, come in un celebre video ripreso da un tifoso durante un allenamento in cui lo si vede cercare, per minuti, senza successo, di indossare una maglietta. E invece il problema è che il Balo è troppo Giamburrasca e troppo poco Huckleberry Finn. Appartiene all’unica minoranza non protetta, che invece della protezione scatena il contrario: è sano, ricco (anche un po’ a sproprosito), enormemente cazzone. Adesso, Balo, se leggi queste righe non tirar fuori il mantra che sei nero, il tuo colore non c’entra niente. C’entra invece, che “balotellata” è una parola che si trova anche nel dizionario Treccani. Ma questa volta a esser ridicoli sono quelli che alzano gli stendardi del benpensiero e lo condannano per aver invogliato un amico a buttarsi in acqua con uno scooter, gesto che alla peggio merita una scrollata di spalle. E invece – vedi poi la voglia d’estate – questa volta nella trappola dei media è caduta non solo la polizia municipale, ma perfino l’uomo che sa usare i media meglio di tutti, Matteo Salvini. Qualcuno deve avergli sussurrato all’orecchio una versione stringata di quel è successo; e il vicepremier, che ha preso quel vizio di avere un’opinione su qualsiasi dettaglio di cronaca, si è abbassato a dare un giudizio anche su questo: ha auspicato che Balotelli venga addirittura arrestato: «Ma che immagine diamo dell’Italia».

IN CAMPO
Questa faccenda si sgonfierà. Il Balo non subirà neppure un vero processo: intanto perché i magistrati di Napoli hanno il loro daffare a correre dietro ai marioli veri. E infine perché il gioco d’azzardo, se a essere contestato è un solo episodio, è reato amministrativo e non penale, così come l’inquinamento ambientale. Pagherà un paio di multe e tutto finirà. Noi abbiamo trovato fastidiosissimo Balotelli quando in campo trotterellava novanta minuti lontano dalla palla e non ci ha fatto vincere, con il talento che ha o che aveva. E oggi dà anche un po’ fastidio che, emigrato in Francia, qualcosa di più abbia fatto: 38 gol in 61 partite con il Nizza, altri 8 in 13 partite con l’Olimpique Marsiglia: circa un gol ogni due partite, come nel suo anno migliore con il Milan, cinque anni fa. Questo sì che ci fa rabbia, mica ’sta storia del motorino e delle banconote da cento euro. Delle quali, il Balo tiene un rotolo sempre in tasca. È questa la cosa che davvero vi dà fastidio, invidiosi.