Il Sole 24 Ore, 10 luglio 2019
Banche, il sovranismo al contrario
Nell’era del sovranismo spinto e del «compriamoci il nostro debito», l’Italia si conferma dipendente dal ruolo delle banche estere. Il nono rapporto dell’Aibe (Associazione italiana banche estere che ieri ha confermato Guido Rosa alla presidenza) lo dimostra. Le banche internazionali hanno per esempio concesso nel 2018 il 48% delle garanzie finanziarie totali a supporto della crescita delle imprese italiane all’estero. Hanno partecipato al 68% dei prestiti sindacati concessi ad aziende italiane: dato in calo rispetto al 79% del 2017, ma questo – si legge in una nota – è dovuto al grosso incremento che c’era stato nel 2017 e al fatto che alcune operazioni importanti costruite nel 2018 si sono concretizzate nel 2019. Le banche estere hanno il 51% delle quote di mercato del project financing in Italia, hanno partecipato al 100% delle cartolarizzazioni realizzate in Italia, all’81% delle emissioni italiane sul mercato dei capitali e all’82% delle emissioni sull’Equity Capital Markets. Gli investitori esteri hanno diminuito (dal 32% del 2017 al 29% del 2018) i titoli di Stato italiani nel loro portafoglio, ma questo cambia poco: i dati dimostrano che le banche estere in Italia hanno un peso. In un mondo globalizzato e interconnesso, non potrebbe essere altrimenti.