ItaliaOggi, 9 luglio 2019
Diritto & Rovescio
L’ex magistrato Carlo Nordio ha avanzato su Il Messaggero una proposta per far chiarire nei fatti le vere intenzioni dei natanti ong stranieri operanti nel Mediterraneo. Scrive Nordio: «Soprattutto del regolamento di Dublino si potrebbe chiederne subito un’interpretazione rigorosa. Il trattato infatti demanda la gestione dei migranti allo Stato di primo ingresso, e particolarmente a quello dove è stata inoltrata la domanda di protezione. Bene, questo Stato è proprio lo Stato di bandiera del battello soccorritore. Si imponga allora ai comandanti di queste navi di raccogliere le domande di asilo subito dopo il salvataggio. Nel caso della Sea Watch, ad esempio, la domanda sarebbe stata inoltrata in territorio olandese. Allora l’Italia potrebbe anche accogliere i naufraghi per un soccorso temporaneo, salvo poi spedirli nel Paese destinatario. Questo non risolverebbe il problema per le imbarcazioni italiane, ma intanto costringerebbe gli stati europei, e i capitani delle loro navi, a rivelare la loro buona o mala fede».